Ufficio imigrazione: quasi 4mila nuovi stranieri arrivati nel 2011

Sono tutti regolari, giunti in Italia per lavoro o per motivi famigliari insieme ai 62400 immigrati regolarmente presenti in provincia. In 22mila hanno un lavoro subordinato

Nel 2011 sono arrivati in provincia di Varese 3672 nuovi cittadini stranieri. Sono tutti regolari, giunti in Italia per lavoro o per motivi famigliari insieme ai 62400 immigrati regolarmente presenti in provincia.
È solo uno dei dati che emergono dall’attività dell’ufficio immigrazione della questura di Varese, diretto dal commissario Paolo Catenaro sotto la competenza del dirigente commissario Franco Novati. Un conto fatto fra le migliaia di persone passate dalla questura nel 2011 per i permessi di soggiorno smistati dal personale dell’ufficio: sono stati ben 19700 le pratiche liquidate durante l’anno fra nuovi permessi e rinnovi erogati. Tutti passati dalla macchina amministrativa dell’ufficio immigrazione che attraverso una nuova riorganizzazione e nuovi strumenti ha permesso di abbattere i tempi che per una singola richiesta si sono accorciati ormai fino a soli 15-20 giorni. Una tempistica che ha permesso di erodere il lavoro arretrato e i nuovi arrivi al ritmo di 100 permessi al giorno.

Le tendenze osservate dal personale della questura, che in occasione della fine dell’anno ha voluto fare un bilancio del lavoro svolto, segnalano alcuni caratteri particolari tra gli immigrati in questa zona e la loro provenienza.
Emerge infatti che oltre 22mila persone si trovano sul territorio per un’occupazione subordinata, prevalentemente nell’edilizia o nell’assistenza domestica. Altri 19mila sono qui per motivi famigliari e 2223 persone per un lavoro autonomo.
La loro provenienza è prevalentemente albanese, 3mila persone, poi marocchina, ucraina, cinese, peruviana, ecuadoregna e senegalese.
Importante, soprattutto nelle relazioni e la comunicazione con gli stranieri, è il lavoro delle associazioni sindacali e di volontariato che li assistono e che i due dirigenti tengono a sottolineare.

Sono invece 850 le persone alle quali è stato notificato un provvedimento di espulsione perché inottemperanti ai requisiti di soggiorno, solitamente si tratta di persone che hanno commesso reati. Di questi una sessantina sono stati fisicamente accompagnati alla frontiera dai poliziotti e altrettanti sono stati portati nei centri di identificazione ed espulsione. Altri 35 hanno lasciato il territorio nazionale dopo la notifica e i restanti hanno ricevuto l’ordine del questore di lasciarlo entro i 7 giorni.

Importante è stato quest’anno il lavoro che ha riguardato le pratiche dei richiedenti asilo. Si tratta di un’attività che ha visto quasi interamente delle procedure in deroga al lavoro normale, per via delle misure d’emergenza straordinarie per gestire l’afflusso degli emigranti nordafricani di questa estate. I nuovi arrivati sono stati distribuiti su tutto il territorio nazionale con il coordinamento delle prefetture. Alla polizia è rimasto comunque il compito delle identificazioni e degli accertamenti sul rispetto dei requisiti.
Sul nostro territorio sono stati 304 i richiedenti asilo, scesi ora a 265. Attualmente ad una solo di loro è stata riconosciuta la protezione internazionale, ad un’altra quella sussidiaria e a 19 di loro l’accoglienza per motivi umanitari. Le altre richieste, proprio per la difficoltà degli accertamenti, sono ancora al vaglio della questura.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Dicembre 2011
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