Autobus urbani, il Comune pensa ad una riorganizzazione delle linee
Il servizio pubblico è in perdita ogni anno di 800-900mila euro. Presentato il progetto di razionalizzazione: con 4 linee ordinarie e una che comprende anche autobus a chiamata. Meno spese, meno perdite, ma anche un po' meno passeggeri
Le linee di autobus urbani di Gallarate potrebbero cambiare modello di gestione e tracciati delle linee: il progetto – elaborato da una società di consulenza – è stato presentato in Commissione Lavori Pubblici dall’amministrazione comunale e dal presidenti di Amsc Impianti&Servizi Giovanni Girardi.
La riorganizzazione del sistema di autobus urbani punta a risparmiare risorse, rendere più efficiente la gestione e regolare il servizio, con quattro linee ordinarie e una che unirà il servizio standard con un servizio sperimentale di "autobus a chiamata". Oggi il servizio è pesantemente in perdita: una condizione "naturale", in parte, per il carattere di servizio pubblico da garantire, ma comunque da mantenere in equilibrio.
La novità più rilevante è appunto l’introduzione del servizio sperimentale con bus a chiamata a Sciarè e Arnate (e in futuro forse anche a Madonna in Campagna), mentre il servizio autobus urbano scomparirà su viale Milano e viale Unione Europea: qui il traffico di passeggeri secondo l’amministrazione è ridottissimo (addirittura un passeggero ogni giorno in viale Milano, la linea "dei centri commerciali"). Inoltre le stesse tratte sono servite dai pullman extraurbani (42 corse al giorno su viale Milano): l’idea è di integrare il servizio, come previsto dalle norme in materia, evitando sovrapposizioni.
Le nuove linee proposte – con mappa grafica
Il risparmio e la copertura del servizio
Mediamente il trasporto pubblico urbano costa all’azienda comunale 800-900mila euro l’anno (al netto degli introiti da biglietti, abbonamenti e multe) Il piano di riorganizzazione, secondo l’amministrazione comunale e Amsc, consentirà di ridurre i costi di circa il del 30% e il disavanzo annuale di circa 250mila euro l’anno. Una riduzione di costi e perdite fatta – sottolinea l’amministrazione – conservando in pieno l’occupazione degli addetti Amsc: una parte del personale passerà però dalla conduzione degli autobus al servizio di controllo biglietti. Una misura da cui ci si attende un aumento delle entrate da biglietti e abbonamenti: altri soldi recuperati, da sommare al risparmio previsto sui capitoli di spesa. Il tutto senza interventi sulle tariffe, adeguate lo scorso anno sulla base delle indicazioni di Regione Lombardia
Da notare però che si calcola anche di "perdere" una parte consistente dei passeggeri sulle linee ordinarie (il 25%), mantenendo inalterati i flussi dei servizi scolastici: si parla complessivamente di una riduzione dei passeggeri del 16% annuo. Il progetto è solo alla fase di proposta, le prime osservazioni sono state presentate nel corso della riunione della commissione.
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