Torna al suo antico splendore la Chiesa di S. Antonio
Il lavoro di restauro è durato oltre quarant’anni. Il piccolo gioiello architettonico e pittorico è un’importante testimonianza della vivacità artistica del territorio
Proprio grazie all’impegno di alcuni volontari negli anni Settanta sono iniziati i lavori all’interno della Chiesa, che vanta origini molto antiche risalenti al X e XI secolo. 
Successive aggiunte per- romaniche, gotiche, rinascimentali, che rappresentano l’aspetto più originale dell’Oratorio, portano alla sua attuale struttura architettonica.
Successive aggiunte per- romaniche, gotiche, rinascimentali, che rappresentano l’aspetto più originale dell’Oratorio, portano alla sua attuale struttura architettonica.
La chiesa fu adornata da dipinti murali fin dell’epoca romanica, successivamente i cicli pittorici vennero coperti da strati di calce, si suppone, a causa di una pestilenza.
I restauri hanno portato alla luce affreschi attribuiti alla “scuola di Bernardino Luini” ed un intero ciclo eseguito nel 1530 da Bartolomeo da Ponte Tresa. Nella cappella di sinistra è stata scoperta una singolare Crocifissione di grande valore liturgico e iconografico.
Gli ultimi lavori hanno riportato all’antico splendore immagini dedicate alla Madonna del Latte del XVII secolo e dipinti trecenteschi dedicati ai santi Leonardo, Maria Maddalena, Madonna in Trono e Madonna di Loreto.
Sabato 22 settembre alle ore 15.00 nell’Oratorio Medievale una conferenza presenterà al pubblico il risultato dei lavori. Interverranno Don Andrea Straffi, Direttore Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Curia di Como, Don Giovanni Bianchi, Parroco di Cadegliano Viconago, Maria Sole Del Medio, Presidente della Comunità Montana di Piambello, Isabella Marelli, della Soprintendenza per i Beni Storici e Artistici di Milano, Francesca Brianza Assessore alla Cultura della Provincia, Arnaldo Tordi, sindaco di Cadegliano Viconago, Graziella Croci, Presidente dell’Associazione Recupero e Tutela Chiesa di S. Antonio, Alessandra Brambilla della Pinacoteca Zust di Rancate, Paola Viotto, Storico dell’Arte, Massimo Maria Peron, restauratore e Marco Brusa, Storico dell’Arte.
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