La crisi e le manette non fermano il Baff
Lo hanno annunciato il presidente della kermesse Armiraglio, il sindaco Farioli e il presidente dell'Icma Munari. Si svolgerà dal 13 al 20 aprile e avrà come slogan "L'altra faccia della medaglia"
Una conferenza stampa a Villa Calcaterra per dire che il Baff si farà e sarà un’edizione non in tono minore, anche se sobria. Il presidente del Busto Arsizio Film Festival Alberto Armiraglio ha voluto accanto a sè il sindaco Gigi Farioli e Alessandro Munari, presidente dell’Istituto Cinematografico Antonioni, per annunciare le date dell’edizione numero undici della kermesse, che si svolgerà dal 13 al 20 aprile: «Non nascondiamo le difficoltà che ci sono per reperire le sponsorizzazioni dei privati – ammette Armiraglio – e in questo periodo chi non ne avrebbe, ma stiamo lavorando intensamente su questo fronte».
Dall’altra parte rassicura il sindaco di Busto Arsizio, tra i promotori di questa manifestazione e grande appassionato di cinema: «Mi rendo conto che i giornali debbano fare titoli esagerati – ha detto in riferimento alle polemiche dei giorni scorsi sul finanziamento al Baff – ma posso assicurare che anche quest’anno il Comune sosterrà il festival in ogni modo». Poi annuncia che non verrà predisposta una delibera che stanzia dei soli ma «i contributi economici arriveranno dopo il festival, coerentemente con quanto detto nel mio documento di settembre quando ho inaugurato il nuovo corso che va per obiettivi».
Ciò non significherà che gli organizzatori resteranno soli, anzi «l’amministrazione contribuirà, come sempre, con le strutture, con il capitale umano che metterà a disposizione e, solo alla fine, economicamente». Farioli ha anche toccato il tasto dolente della prima edizione senza Gabriele Tosi, attualmente in carcere con l’accusa di riciclaggio nell’ambito dell’inchiesta Caronte che ha visto finire in carcere anche l’imprenditore Matteo Castiglioni (tra gli sponsor del festival, ndr): «Un amico caro – lo ha definito – che vorrei qui con me il prima possibile ad annunciare il programma del festival».
La conferenza stampa, in realtà, ha già anticipato qualcosa della prossima edizione come il tema che farà da filo conduttore “L’altra faccia della medaglia”, il collegamento con il 17 centenario con l’editto di Costantino (313 d.C.) che permetterà di parlare di libertà di religione, il150esimo della nascita di D’Annunzio che permetterà una rilettura dell’opera del grande poeta «per troppo tempo distorta e usata per fini che non hanno niente a che vedere con la sua profondità». Il sindaco ha anche annunciato un dialogo aperto con il Premio Chiara ricordando che fu proprio lo scrittore luinese il primo a dedicargli una biografia «illuminante».
Alla presentazione era presente anche Delia Cajelli, direttrice del teatro Sociale che ha annunciato, a proposito, la messa in scena dello spettacolo”Gabriele D’Annunzio, tra amori e battaglie” di Edoardo Sylos Labini liberamente tratto da “L’amante guerriero” di Giordano Bruno Guerri che si terrà l’8 marzo prossimo. Il 12 marzo, invece, gli allievi della scuola di teatro di Educarte presenteranno l’omaggio alla musa di D’Annunzio, Eleonora Duse. Infine un po’ di suspense con la possibilità vagheggiata sempre dallo stesso Farioli che ha rivelato le trattative con un grande regista italiano che potrebbe sbarcare al festival, rumors parlano di Giuseppe Tornatore ma il segreto sarà svelato solo il 15 marzo, quando sul Baff 2013 cadrà il velo con la presentazione ufficiale.
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