Testamento biologico, Cardano verso la creazione del registro

Domani potrebbe essere una "data storica" per Cardano al Campo. Nel corso della seduta del Consiglio comunale verrà infatti discussa la mozione per la creazione del registro delle dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari: il testamento biologico. È il secondo caso fra i comuni della provincia di Varese, dopo Saronno. L’Italia ha imparato da anni a familiarizzare con questa possibilità, soprattutto dopo il caso di Eluana Englaro, Pietro Welby e Luca Coscioni (come ricordato anche nel testo). 
La mozione è stata proposta dal gruppo consiliare di maggioranza Cardano Vive (primo firmatario Enrico Pozzi) e il testo è stato definito nella commissione Affari Generali (e non in quella Servizi alla persona come erroneamente riportato prima, ndr).
Nello specifico la proposta è quella di creare un registro che, in assenza di una normativa statale e secondo quanto affermato dall’ANCI (Associazione nazionale comuni italiani), si limiterà a "contenere l’indicazione dell’avvenuta redazione della dichiarazione e del luogo e dei soggetti presso cui è conservata (notaio, fiduciario o altro)". Questo per "garantire la certezza della data di presentazione".
Obiettivo della maggioranza è anche quello di "consentire a tutti – si legge nel testo -, con modalità accessibili e non onerose, la manifestazione della propria volontà". 
I firmatari, consapevoli della delicatezza del tema e forse per prevenire polemiche, specificano in conclusione che «lo scopo della mozione non è quello di far esprimere il Consiglio Comunale su temi etici, morali, religiosi e filosofici, che sono al di fuori dei suoi poteri giurisdizionali, ma quello pratico di istituire un servizio che doverosamente risponde al rispetto dei diritti civili e al dettato costituzionale".
Il consiglio comunale è in programma per mercoledì 6 marzo ale 18.30 nella sala Sandro Pertini (via Verdi). La mozione sul testamento biologico, che sicuramente creerà non poco dibattito in Aula, è l’ultimo punto all’ordine del giorno.