Insubria: laurea a 25 anni, uno studente su due in corso

Il profillo dei laureati dell'ateneo varesino emerge dall'indagine realizzata da AlmaLaurea

II 54% dei laureati dell’Università dell’Insubria consegue il titolo in corso contro una media nazionale del 39,5%. A rivelare questo dato è il XV Profilo dei laureati realizzato da AlmaLaurea: l’indagine ha coinvolto quasi 227mila laureati del 2012 di 63 Atenei aderenti al Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea, tra cui l’Università degli Studi dell’Insubria, i laureati dell’Università dell’Insubria coinvolti nel XV Profilo sono i 1.679 giovani usciti dall’Ateneo nel 2012: tra questi, 1.248 laureati di primo livello, 229 laureati nei percorsi specialistici magistrali.

L’83% dei laureati di primo livello dell’Università dell’Insubria non ha i genitori laureati, la media nazionale è del 75%, pertanto nella maggioranza dei casi il titolo accademico entra per la prima volta in famiglia, molto più di quanto accada a livello nazionale.
Il traguardo della laurea è raggiunto in media a 25,4 anni; la media nazionale è di 25,6. Al netto del ritardo all’immatricolazione, ossia, tenendo in considerazione soltanto chi si iscrive all’Università dopo la maturità, cioè a 19 anni, l’età alla laurea scende a 23,5 anni contro la media nazionale di 23,9 anni. Più elevata è la regolarità negli studi: come detto, il 54% conquista il titolo in corso – con un 24,4% che si laurea al primo anno fuori corso – contro il 39,5% del complesso dei laureati di primo livello. La riforma universitaria ha portato anche ad un aumento dei laureati che frequentano regolarmente le lezioni: il 73% dei laureati triennali ha frequentato oltre i tre quarti degli insegnamenti previsti; è il 68,4% a livello nazionale. L’esperienza di studio all’estero coinvolge il 12,6% dei laureati di primo livello dell’Università dell’Insubria; la media nazionale è del 10%.

L’87% dei laureati dell’Università dell’Insubria (la media nazionale è l’86%), si dichiara complessivamente soddisfatto del corso di studi (il 26% lo è “decisamente”). Alla domanda se si iscriverebbero di nuovo all’Università risponde “sì”, ed allo stesso corso dell’Ateneo, il 60% dei laureati (la media nazionale è il 66%). Una percentuale che aumenta considerando anche i laureati che si riscriverebbero all’università dell’Insubria, ma cambiando corso (7%). E dopo la laurea? Il 52% dei laureati dell’Università dell’Insubria intende proseguire gli studi (il 34% con la magistrale), significativamente meno di quanto avviene nel complesso dei laureati (76%).
Per i laureati magistrali dell’Università dell’Insubria, da sottolineare in particolare che l’esperienza universitaria compiuta con la laurea magistrale risulta ampiamente apprezzata sono decisamente soddisfatti 35 laureati su cento, altri 55 esprimono comunque una valutazione positiva. Tanto che 76 laureati su cento la ripeterebbero.

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Pubblicato il 04 Giugno 2013
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