Sylla: “Abbiamo vinto con l’anima e con il cuore”

Gioia immensa in casa Villa Cortese dopo il terzo titolo nazionale Under 18. Franca Bardelli: "Un crescendo dalla prima all'ultima partita". Rosso: "Un'emozione fantastica". Perinelli: "Si chiude un ciclo meraviglioso"

Chiamatela Villa Cortese o Orago, poco importa. Quello che conta è la gioia senza confini per il terzo titolo nazionale Under 18 consecutivo, il più bello perché arrivato al termine di una stagione perfetta in cui il vivaio varesino ha trionfato anche in Under 14 e Under 16. "Non c’era mai riuscito nessuno, una grande soddisfazione per tutti noi" commenta Franca Bardelli, che analizza così le straordinarie prestazioni delle sue ragazze: "Abbiamo disputato una finale in costante crescendo, com’è giusto che sia per appuntamenti di questo genere. Paradossalmente ci sono state più difficoltà nelle prime partite del girone che non in semifinale e finale; strada facendo abbiamo trovato anche una battuta molto pungente e una ricezione impeccabile. Soprattutto, la squadra ha sempre avuto l’atteggiamento giusto, ha aggredito le avversarie e non ha fatto mai cadere una palla". E dire che la trasferta di Gorizia era iniziata malissimo con l’infortunio ad Anna Danesi dopo pochi punti della prima partita: "Non ho mai avuto paura da questo punto di vista – continua il coach – perché sapevo di avere buone alternative. Sono state brave tutte, da Redaelli che si è dimostrata all’altezza pur avendo giocato poco in campionato, a Napodano che si è fatta trovare pronta quando ne abbiamo avuto bisogno".

Felicità incontenibile anche per le giocatrici biancoblu: "Siamo emozionatissime – dice il capitano Francesca Figini – finalmente raccogliamo i frutti di tanti sacrifici. Abbiamo giocato anche per Anna (Danesi), il suo infortunio è stata una spinta in più verso la vittoria. Una mano poi ce l’hanno data i tifosi, si sentivano davvero tanto in campo". Terzo trionfo per Villa ma primo per Margherita Rosso, arrivata all’inizio di questa stagione: "Per me è un’emozione fantastica, è la prima volta che mi allontano da casa per giocare e subito arriva una vittoria così… Devo ringraziare tutte le mie compagne, gli allenatori, i dirigenti perché senza di loro non ce l’avrei mai fatta". Anche per la palleggiatrice l’infortunio di Danesi è stato forse il momento più difficile dell’intera finale: "Ero partita molto convinta, poi dopo quell’episodio un po’ di paura c’è stata, ma Alice è stata bravissima a entrare dalla panchina. Più andavamo avanti, più ci convincevamo di potercela fare". L’eroina delle finali è stata Miriam Sylla (nella foto di Michele Monica), MVP della manifestazione: e pensare che aveva iniziato con un dolore alla spalla… "Vero, mi sono preoccupata perché nel riscaldamento non riuscivo ad attaccare, ma una volta entrati nel vivo non ho più sentito nulla". Nemmeno le ragazze della MC-Carnaghi si aspettavano un successo così netto: "Pensavamo di avere molte più difficoltà – continua Sylla – ma prima della partita ci siamo comunque ripromesse di non mollare nulla e questo ha fatto la differenza. Abbiamo vinto con il cuore e con l’anima". Elena Perinelli, anche lei tra le migliori, chiude con questo titolo un’esperienza ricchissima di successi: "Sarà davvero strano dopo sei anni non tornare più ad allenarsi con le giovanili… Questo però è il modo migliore per chiudere un ciclo meraviglioso. Sapevamo di potercela fare, abbiamo lavorato tutto l’anno per questo obiettivo e ci siamo aiutate molto l’una con l’altra. Grazie anche ai nostri tifosi che ci sono stati vicini in tutte le fasi importanti della stagione".

Bilancio positivo per la Unendo Yamamay di Matteo Lucchini, che chiude al quinto posto: "La classifica rispecchia il valore delle forze in campo, l’unica sorpresa può essere Bassano rimasta fuori dalle prime quattro. Per fare meglio di così ci sarebbe voluto un exploit, ma sapevamo che le avverarie erano più attrezzate; la nostra è una squadra giovane con dei limiti in alcuni reparti. Sono contento soprattutto per Cialfi che si è ritagliata un ruolo da protagonista". Le proporzioni della vittoria di Villa Cortese hanno sorpreso un po’ tutti: "Loro sono senz’altro le più forti, e soprattutto suscitano molta paura nelle squadre che le affrontano: le avversarie hanno avuto un approccio mentale negativo sia in semifinale, sia in finale".

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Pubblicato il 09 Giugno 2013
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