Un’edizione speciale per celebrare i 100 anni di Piero Chiara

Sono Sandro Bonvissuto, Mauro Corona e Marco Vichi i tre finalisti della venticinquesima edizione del Premio Chiara. Un doppio volume per il concorso riservato ai giovani con un inedito di Piero Chiara

Oggi Piero Chiara avrebbe cent’anni. Un secolo di vita che Bambi Lazzati e Romano Oldrini, organizzatori e motori instancabili del Premio Chiara, hanno voluto sottolineare con una scelta dedicata ai partecipanti della sezione riservata ai giovani. Il tema del concorso era infatti l’incipit di un racconto inedito e senza titolo dello scrittore di Luino, trovato tra le sue carte e conservato nel Fondo Chiara di un archivio privato. Un’edizione che, seppur coinvolta nella crisi generale, vuole mantenere alto lo standard dell’offerta di eventi e programmi, presentati, dopo tanti anni di inaugurazioni sul lago, in una delle sale di Villa Recalcati, sede della Provincia di Varese. E per celebrare degnamente il centenario della nascita di Piero Chiara, l’associazione Amici di Piero Chiara ha deciso di pubblicare il volume con i 23 racconti finalisti del Chiara Giovani in un’edizione  speciale insieme a un secondo volume intitolato “Come lavorava Piero Chiara ovvero come si  scrive un racconto” curato da Federico Roncoroni, che contiene un racconto inedito dello scrittore. I due volumi, raccolti in un’elegante custodia, saranno offerti in regalo a tutti i 23 finalisti e saranno inoltre messi in vendita nelle librerie italiane e del Canton Ticino. 
I tre big che invece domenica 27 ottobre si contenderanno il premio finale della venticinquesima edizione del Premio Chiara sono: Sandro Bonvissuto con "Dentro" ( Einaudi), Mauro Corona con  "Venti racconti allegri e uno triste" (Mondadori) e Marco Vichi con "Racconti neri"  (Guanda) . Il comitato di grandi lettori, composto da Romano Oldrini (presidente), Vittorio Colombo, Luca Crovi, Robertino Ghiringhelli, Luigi Mascheroni, Mauro Novelli, Ermanno Paccagnini, Gerardo Rigozzi, Luca Saltini, Gianni Spartà e Andrea Vitali, ha scelto i tre finalisti tra le 55 opere pervenute alla segreteria del premio. A ciascuno dei tre finalisti sarà assegnato un premio di duemilacinquecento euro, mentre sarà compito ora della giuria popolare, composta da 150 lettori italiani e ticinesi, designare il vincitore finale che durante la manifestazione finale alle Ville Ponti riceverà altri tremila euro. 
È Giovanni Lischio, di Oliveto Lario, con la raccolta "Il lato maggiore e altri racconti", ad aggiudicarsi il Premio Chiara Inediti 2013. La giuria presieduta da Andrea Fazioli ha così motivato la scelta: «Giovanni Lischio è scrittore capace di dare vita a strutture narrative piacevoli e coinvolgenti, sia dal punto di vista delle vicende raccontate sia da quello dei personaggi, in un linguaggio preciso e chiaro che contribuisce al vigore della narrazione». La raccolta sarà pubblicata da Pietro Macchione editore. La giuria ha inoltre deciso di menzionare Pierluigi Lupo, per la raccolta "Due fratelli, una tennista, un vicino e un motociclista".
Per la sezione "Segnalati" la giuria ha deciso di indicare due volumi:  "Con i piedi nell’acqua. Il lago e le sue storie" (Milieu Edizioni) di Cecco Bellosi e "L’uomo che vive sui treni. Racconti ferroviari" (Armando Dadò Editore) Andrea Gianinazzi. con questa motivazione: “Entrambi esprimono una sensibilità particolare per il proprio territorio; per Bellosi il Lago di Como, oggi terra di turisti, ieri di ribelli e artigiani, per Gianinazzi il ticinese, dove la storia con la S maiuscola si incontra con la precarietà di una vita sul confine». Entrambi  saranno presentati in un appuntamento nel Premio Chiara Festival del Racconto.

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Pubblicato il 29 Giugno 2013
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