Con il Fai alla scoperta del liberty cittadino

La FaiMarathon è "una maratona che si corre non con le gambe, ma con gli occhi". Per scoprire che la storia dell'architettura liberty s'incontra anche per le vie di Gallarate

A piedi per la città, per scoprire che la storia dell’architettura e dell’arte liberty s’incontra anche tra gli edifici di Gallarate: è la tappa gallaratese della "FaiMarathon", evento nazionale lanciato dal Fondo Ambiente Italiano, a sostegno della campagna di raccolta fondi “Ricordati di salvare l’Italia” attiva dal 7 al 27 ottobre 2013.  «La Faimarathon è una maratona che non si fa con le gambe ma con gli occhi» spiega Maria Antonietta Bossi Protasoni, della Delegazione del Seprio (che comprende un territorio che va da Angera fino a Legnano) che insieme al Comune organizza la "tappa" gallaratese. «Faremo dieci tappe su presenze liberty, dalle ville alle cappelle al cimitero monumentale». Si seguirà un percorso che, con partenza e arrivo al Broletto, evidenzia ville, villini, edifici residenziali (nella foto sopra, Casa Pastorelli), fabbriche nello stile che in Italia venne chiamato “Liberty” e che a Gallarate ha lasciato notevoli esempi. Il percorso si arricchirà anche di altri importanti segni dello stile liberty: le sculture di Adolfo Wildt, presenti al Museo della Società Gallaratese per gli Studi Patri e le tombe, alcune di Wildt, e le cappelle del Cimitero Monumentale.  «Ci fa particolarmente piacere – dice ancora Maria Antonietta Protasoni – avere inserito anche sculture di Adolfo Wildt, autore molto importante ma poco conosciuto». Tra i vari edifici, un accenno particolare meritano le fabbiche, testimonianza della Gallarate industriale che fu e di quella che ancora esiste: da un lato infatti c’è la Fabbrica Borgomaneri in via Roma (ultimo resto del sistema industriale che comprendeva anche la fabbrica di viale Lombardia, sostituita da un centro commerciale oggi chiuso), dall’altro la Tessitura Carlo Bassetti (foto da Flickr, utente serecaos), stabilimento storico che custodisce curiose storie di lavoro e che costituisce un elemento di paesaggio urbano molto interessante (è finito anche sulla copertina di un disco).

L’evento di domenica 13 ottobre coinvolgerà anche Ascom Gallarate Malpensa, il distretto del commercio, diversi studenti del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci, del Liceo Classico G.Pascoli e dell’Istituto Gadda Rosselli di Gallarate: a ogni "tappa" (dieci, per altrettanti edifici) saranno loro ad illustrareil bene architettonico  con l’ausilio di una scheda apposita che sarà distribuita ai partecipanti, insieme con le "istruzioni" per raggiungere la tappa successiva cogliendo con lo sguardo altri edifici e curiosità artistiche cittadine. Il Politecnico di Milano, infine, parteciperà con alcuni pannelli allestiti in prossimità degli edifici. «Complimenti alla perfezione organizzativa del Fai» dice soddisfatto l’assessore alla Cultura del Comune Sebastiano Nicosia. «La scelta di Gallarate come luogo dell’evento è per noi motivo d’orgoglio».

Le iscrizioni si possono effettuare online sul sito www.fondoambiente.it oppure prima della partenza, dalle 10 alle 1. Sarà inoltre possibile scaricare una speciale “App” per smartphone con tutte le indicazioni relative ai percorsi, ai luoghi e agli orari di partenza, fotografie, condivisione social e tanti approfondimenti sull’iniziativa. A tutti i partecipanti verrà distribuito un kit che comprende uno zaino, una pettorina, l’itinerario della maratona, una cartolina per segnare le tappe effettuate, un biglietto d’ingresso omaggio in uno dei Beni della Fondazione e un adesivo a sostegno della campagna “Ricordati di salvare l’Italia”. Tutti coloro che completeranno il percorso riceveranno un originale magnete da collezione, simbolo dell’impegno a favore del patrimonio culturale del nostro Paese e del FAI. La quota di partecipazione (contributi minimi all’iniziativa) è di 6 euro per gli adulti, 5 per gli iscritti FAI, 10 euro per coppie e famiglie (8 euro per famiglie con iscritti FAI), gratis per chi si iscrive o rinnova l’iscrizione al FAI in piazza.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Ottobre 2013
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