Maroni: “Da oggi penso io alla riforma della sanità”
Dopo l'ennesima bufera che ha investito la sanità lombarda, il Governatore ha deciso di accelerare sulla riforma che andrà approvata entro fine anno. E nel campo degli appalti annuncia la creazione di un'unica centrale
Lo aveva annunciato e oggi lo ha ribadito. Dopo l’ennesima inchiesta sugli appalti nella sanità, il Governatore lombardo Roberto Maroni prenderà in mano direttamente la riforma del settore: «Da oggi assumo io come presidente l’onere e l’onore di definire la riforma della sanità regionale – ha detto Maroni nel corso della conferenza stampa seguita alla riunione odierna della Giunta – il punto di partenza è rappresentato da un documento tecnico, le ‘Linee guida per lo sviluppo del sistema socio-sanitario lombardo’, che è stato condiviso dall’Assessorato alla Famiglia, Solidarietà sociale e Volontariato e dall’Assessorato alla Salute. Il mio compito è fare in modo che questo documento tecnico venga condiviso dalle forze politiche di maggioranza, in maniera che possa essere portato in Consiglio regionale, previo passaggio in Giunta, per la sua definizione». Nelle mani del Governatore ci sono il piano proposto nel settembre scorso dall’assessore alla Sanità Mario Mantovani ma anche una controproposta messa a punto nei giorni scorsi dall’assessore al Welfare Cristina Cantù.
La nuova bozza su cui si lavora poggia su:
TRE ASSI – «tre grandi attività: programmazione, erogazione dei servizi, controllo (sulla programmazione e soprattutto sull’erogazione). La creazione di queste tre aree – ha osservato Maroni – aumenta l’efficienza della programmazione, attribuisce a un organismo l’attività di gestione e, soprattutto, rafforza la possibilità di controllo. Ciò comporterà una riorganizzazione sia a livello periferico sul territorio, sia a livello centrale».
DIVISIONE DELLE COMPETENZE – Si tratta, ha osservato il numero uno di Palazzo Lombardia, «di una riorganizzazione importante, che in qualche modo richiama la separazione dei poteri: chi controlla deve poter controllare chi gestisce e non ci devono essere sovrapposizioni di competenze. È una novità importante, che segna una forte discontinuità rispetto all’attuale sistema».
TEMPI RAPIDI – Il governatore infine ha espresso la volontà di «portare in Giunta le linee guida entro il mese di giugno, perché l’obiettivo è approvare la legge di riforma entro la fine dell’anno».
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