“Sgombero Telos: il sindaco risponda e non faccia Ponzio Pilato”

Lettera aperta del Comitato saronnese “L'Altra Europa con Tsipras” al sindaco dopo lo sgombero del centro sociale di via Milano

Signor Sindaco Luciano Porro,
 
la triste giornata di ieri, con lo sgombero del centro sociale Telos che a Saronno promuove da cinque anni iniziative aggregative e culturali (per i giovani), è stata ulteriormente aggravata dalle Sue dichiarazioni che ci hanno davvero preoccupato.
Molte cose non ci sono infatti chiare in questa vicenda e a queste vogliamo che Lei fornisca ai suoi cittadini le relative risposte. Non è infatti degno di un Sindaco l’atteggiamento da “Ponzio Pilato” da Lei assunto in questa circostanza, ovvero dichiarando che “evidentemente” è stata la proprietà a chiedere lo sgombero e che “evidentemente” sono state le Forze dell’Ordine ad eseguirlo. Tutto questo è ovvio e scontato. Non si liquida così la repressione di un’esperienza unica per questo territorio e che molto ha significato per tante persone.
 
Ci risulta infatti che la proprietà non abbia fatto nessun ulteriore passo rispetto alla denuncia regolarmente presentata al tempo dell’occupazione dello stabile e quindi Le chiediamo di conoscere il contenuto dell’ordinanza di sgombero che Le è sicuramente noto.
Circa altri “promotori” dell’ordinanza, molto si è detto delle pressioni (più o meno elettorali) che le destre hanno svolto affinché il provvedimento fosse messo in atto. Qual è stato invece il ruolo della Sua Amministrazione? Siete stati informati e quando in merito allo sgombero?
E ancora, visto che è impensabile che non ne siate stati previamente informati, come mai non avete attivato almeno in via d’urgenza, visto che non l’avete mai fatto in questi 4 anni
Per contatti: e-mail: tsipras.saronno@gmail.com pagina fb: Comitato Saronnese Tsipras
(rivendicando anzi il “basso profilo” come fa ora il suo partito, il PD cittadino), un tavolo di confronto con gli occupanti e aperto anche a tutta la città per individuare possibili percorsi alternativi per questa esperienza e non solo?
Ma soprattutto, pensate che la militarizzazione del territorio subita da tutti i cittadini nella giornata di ieri potrà perdurare ancora a lungo? E fino a quando si potrà “proteggere” centinaia di migliaia di mq. di aree dismesse presenti in città con costosissimi dispiegamenti di forze dell’ordine?
 
La repressione non può essere la risposta ad un movimento che chiede risposte precise e concrete.
In tante città europee ( e qualche esperienza inizia anche nel nostro Paese) le aree dismesse invece che giacere inutilizzate e degradate sono state assegnate a gruppi di occupanti o associazioni, instaurando una trattativa positiva con le proprietà.
In particolare, è evidente a tutti che tutta l’area solo parzialmente occupata dal Telos è tra le più complesse e costose da recuperare e il nuovo PGT prevede addirittura un Accordo di Programma (regionale) per la sua trasformazione, che comprenda anche le altre due aree dell’ex deposito Ferrovie Nord di Via don Griffanti e della stazione Saronno Sud. Le tre proprietà dell’area centrale di Via Milano/Via Varese hanno già beneficiato per 20 anni delle ampie volumetrie concesse e ribadite ancora dall’attuale PGT, ma nulla si è mosso, fatto salvo che ben due proprietà su tre sono fallite, speculando evidentemente sul valore immobiliare delle aree che sono servite solo da volano finanziario per altre operazioni speculative, non certo per il bene della città.
 
E’ doveroso che Lei risponda ai suoi cittadini di quanto accaduto, ma soprattutto che si apra finalmente in città un dibattito serio e propositivo su come questa città pensa di riqualificare pezzi di città così importanti per il suo futuro. Lasciare questo compito solo alla libera iniziativa delle proprietà non ha portato e non può portare a nulla, tanto meno di veramente utile per il territorio, che chiede risposte sempre più concrete e urgenti di lavoro e risanamento ambientale, politiche abitative sociali, cultura e socialità per tutti e tutte.

Sicuri della sua tempestiva e puntuale risposta, la salutiamo 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Settembre 2014
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