Studenti del Crespi in contatto con il mondo

La Preside del liceo bustocco, Cristina Boracchi, e alcune studentesse hanno parlato delle proprie esperienze nell’ambito dei Progetti interculturali offerti dalla scuola

liceo crespi

Una scuola aperta al mondo. Il liceo Crespi di Busto da anni ha avviato una serie di attività per permettere ai propri studenti di confrontarsi con coetanei di altre nazionalità. Proprio per presentare le recenti attività svolte, la dirigente Cristina Boracchi ha invitato i suoi alunni a raccontare le esperienze vissute.

Il rapporto di alternanza scuola-lavoro in Croazia, con la Onlus “La Rosa Blu”  ha visto gli studenti, guidati dalla professoressa Anna Barbati, affrontare per 15 giorni la realtà di una  residenza per disabili dove i ragazzi sono entrati in contatto con persone, bambini e adulti, diversamente abili o con gravissime problematiche psichiatriche. 
Esperienza difficile ma altamente formativa, che ha costretto i partecipanti a utilizzare la lingua inglese non solo come veicolo di comunicazione indispensabile, ma di “senso” ed “evocativo.

Del Progetto Mediterraneo, condotto dalla professoressa Daniela Cerana, ne hanno parlato le studentesse Ornella Raffone, classe  5BL, e Chiara Merlin, 4AL, che sono state selezionate per “un viaggio premio” e andranno in visita a Strasburgo, ospiti del Ministero degli Esteri e del Parlamento Europeo.

La classe di Ornella ha partecipato al Progetto Mediterraneo, che, nello specifico, riguardava la comunicazione tra una classe di ragazzi siriani rifugiati in un campo profughi di Domiz, in Iraq. I ragazzi si sono parlati attraverso videochiamate con Skype e si sono raccontati la propria vita : «Quello che più mi ha colpito è la differenza tra quelli che sono i nostri sogni per il futuro e quelli che sono i loro, perché noi sogniamo di andare a studiare all’estero,loro invece sognano di poter tornare nel loro paese a studiare e ad aiutare la loro gente. Ricordo di un ragazzo che disse di voler andare a studiare medicina a Londra per poi tornare al suo paese per  aiutare il suo popolo».

Invece, Chiara Merlin, ha illustrato un’esperienza diversa ma ugualmente significativa. La sua classe ha utilizzato Wikispaces, piattaforma multimediale educativa, ed ha creato discussioni con una scuola di Casablanca utilizzando non solo l’italiano come lingua di contatto ma anche il francese.  Si è sviluppata la tematica dell’interreligiosità e Chiara ha ricordato che «con Jasmine, una ragazza di 17 anni, mi è piaciuto confrontarmi soprattutto sul piano religioso. È vero che la religione islamica è fatta di imposizioni, ma per esempio i membri della sua famiglia sono aperti al dialogo con l’altro e cercano  di capire il diverso».

Monica Tremolada, classe 5CL ha poi parlato del Campionato Nazionale delle lingue, organizzato dall’Università Carlo Bo di Urbino dove si è classificata al secondo posto per la sezione di inglese. La sua prosa è stata paragonata a quella di Italo Calvino. La prova finale, di scrittura creativa, consisteva, infatti, nell’elaborazione di un testo scritto su un argomento dato, prosa, poesia, testo pubblicitario, articolo, senza l’ausilio di alcun dizionario, né monolingue, né bilingue, utilizzando almeno 8 delle 11 parole date. 

Tre eccellenze che vogliono solo essere esempio di un Liceo che mira ad insegnare più della semplice teoria, che accompagna i propri studenti non solo nel percorso scolastico, ma nel percorso di vita, cercando di offrire a tutti i ragazzi l’opportunità di vivere esperienze che formano e fanno crescere.L’Ospedale ritiene di fondamentale importanza avviare campagne informative.

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Pubblicato il 06 Marzo 2015
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