Un mondo di favole piccole e piccolissime: Dente diventa narratore

In tanti per l'incontro con il cantante di Fidenza che ha presentato il suo libro al Twiggy Cafè. Un volume illustrato dal disegnatore varesino Matticchio

“Mi è passato questo treno di fantasia che poi è finito”. Dopo l’incontro con Dente ho cercato tra le pagine di “Favole per bambini molto stanchi” se quella frase, detta tra una battuta e l’altra, è parte delle 251 pagine del suo libro o se è stata l’affermazione di un momento. Sarà che quando leggi le favole del cantautore di Fidenza, ci prendi gusto al suo modo di raccontare il mondo. Ogni pagina è un storia, breve o brevissima che inizia con “C’era una volta” e si conclude con la parola “Fine”. “Queste favole sono nate in modo casuale, mi annoiavo e ho iniziato a scrivere. Solo quando le ho sistemate, ho capito che potevano diventare una raccolta”, mi racconta poco prima di incontrare il pubblico, stringendo una copia “stropicciata” del suo libro tra le mani.

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Dente presenta “Favole per bambini molto stanchi” 4 di 5

Ieri sera, venerdì 16 ottobre, il cantante di Fidenza è tornato al Twiggy Cafè per presentare il suo libro all’interno degli eventi del Festival del racconto e intervistato dalla giornalista della Prealpina, Vesna Zujovic. “E’ bello vedere come ogni persona interpreti queste storie secondo il suo vissuto personale – racconta Dente – . Dopo la pubblicazione del volume mi sono accorto che molte persone danno alle frasi un significato totalmente diverso dal mio”. Sfogliando le pagine del libro si passa dalle favole felici a quelle tristi, dalle favole buone alle cattive, dalle favole per “due stagioni” a quelle “che non si capiscono”.

Sono storie brevissime, durano il tempo di un attimo ma suscitano sempre un’emozione e un’immagine. “Le ho scritte a casa, seduto al tavolo e al computer, con un Mac. Per scrivere le canzoni uso carta e penna, non riesco ad usare il computer ma queste storie sono nate lì. Adesso che lo sai sono meno belle?”, scherza Dente raccontandosi al suo pubblico e consapevole dell’immagine bohemien che gli artisti si portano dietro.

Essenziali per il libro sono poi le illustrazioni di Franco Matticchio, disegnatore varesino di fama nazionale che non ama i riflettori ma che ieri sera ha sorriso più volte davanti ai complimenti per quel volume. “Dente lo conoscevo già – racconta -. Mi aveva colpito il suo video di Baby Building e quando mi ha chiamato sono stato contento di collaborare con lui”. Un unione, quella tra i due artisti che ha portato alla realizzazione di un libro davvero piacevole. “Cercavo un illustratore – spiega invece Dente -. Quando ho visto le sue opere ho pensato che combaciassero alla perfezione con le mie storie. E’ stato un progetto sul quale abbiamo scommesso entrambi, fin da subito e sono super felice che lui abbia accettato la mia proposta”.

Una collaborazione che, in qualche modo, torna a sottolineare il legame di Dente con la città. Proprio con la casa discografica Ghost Record ha iniziato la sua carriera di cantante e i veri fan si vantano di quella canzone dove canta “Da Varese a quel paese…”. In fondo gli abbiamo conquistato un po’ il cuore.

Adelia Brigo
adelia.brigo@varesenews.it

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Pubblicato il 17 Ottobre 2015
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