Il Comune prepara la cessione della rete idrica al gestore provinciale
Alfa srl, il gestore a capitale pubblico, doveva partire il 31 dicembre, ma slitterà a gennaio. Scontro in consiglio comunale
Gallarate prepara la cessione della rete idrica al nuovo gestore provinciale, Alfa srl. La delibera è stata approvata dal consiglio comunale al termine della seduta di lunedì 21 dicembre, dopo che l’assessore Alberto Lovazzano e il sindaco Edoardo Guenzani avevano relazionato sulle ultime novità. Nel pomeriggio di lunedì si è tenuta infatti «una movimentata riunione» per riesaminare la situazione alla luce della delibera adottata da Busto Arsizio: Busto ha inserito una clausola che rende rigida la definizione del prezzo di vendita della rete Agesp, nel quadro di una dilazione dei pagamenti da parte di Alfa srl in 12 anni.
Per la maggioranza che governa Busto – che non ha fatto mistero di non amare Alfa srl – si tratta di un modo per cautelarsi di fronte ad una società, Alfa per l’appunto, che si muove attualmente sulle esili gambe di un capitale sociale di 40mila euroe che si affida poi al progressivo flusso finanziario che deriverà dalle bollette. La società acquisirà nel tempo reti di distribuzione e fognatura estesissime e prevede «un piano di investimento di 380 milioni di euro»sulla rtee, come ha ricordato l’assessore Lovazzano. Gallarate vende la sua rete sulla base dei valori al 31 dicembre 2014, pari a 12,3 milioni, ma con la possibilità di rettifiche del prezzo sulla base di future verifiche. Chi definirà il prezzo? L’autorità per l’Energia. Per Gallarate è una garanzia sufficiente, per Busto no. E proprio la posizione di Busto ha comportato di ridefinire la tabella di marcia a livello provinciale, che subirà un ritardo, almeno fino a fine gennaio (la previsione era la fine dell’anno) per dar tempo di ri-verificare le garanzie sui pagamenti in 12 anni.
Lega Nord e Forza Italia non hanno partecipato al voto, Donato Lozito di Ncd invece (che ha criticato la scelta delle altre forze d’opposizione) si è astenuto.
Mentre la Lega Nord ha meno riserve sul provvedimento ma contesta i tempi, netta è la posizione di Forza Italia: gli azzurri, per bocca del capogruppo Germano Dall’Igna, hanno criticato la mancanza di certezze sul valore della rete e hanno chiesto il ritiro della delibera «a fronte dei numerosi ed enormi dubbi», hanno ribadito la richiesta di un piano economico-finanziario di Alfa. Per Forza Italia l’operazione a Gallarate è uno «scambio di favori fra due amministrazioni, provincia e comune, che guarda caso sono governate dalla stessa “politica”». Il centrosinistra è rimasto compatto: «Non capiamo la necessità dell’emendamento in extremis a Busto» ribatte Ivano Ventimiglia (Pd), che difende il percorso fatto e parla di «contestazioni infondate» da parte di Forza Italia. «Anche la stessa Lega Nord, che però alla fine si è sfilata, ha ammesso che si tratti di un percorso positivo, che finalmente consentirà interventi sulla rete che oggi nella nostra provincia – va ricordato – perde il 30% dell’acqua». Insomma, il momento per portare a conclusione il percorso è questo: «Siamo tra gli ultimi in Italia ancora in attesa di avviare la gestione dell’Ato. Se questi sono tentativi di ritardare l’attivazione, passato il mese di proroga concessa come Pd siamo pronti a chiedere il commissariamento».
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