Inquinamento in provincia, due volte quello di Milano

Ancora una giornata di inquinamento, ancora una giornata di pm10 abbondantemente sopra il limite di guardia e ancora una giornata in cui respirare l’aria di Milano sarebbe stata quasi una boccata di aria fresca per chi abita in provincia di Varese.

Il 29 dicembre ha infatti segnato livelli di inquinamento oltre la norma in buona parte delle centraline di Arpa presenti nel sud della provincia: 67 microgrammi a Gallarate, 82 a Saronno e ben 138 a Busto Arsizio. A Milano nella stessa giornata, la seconda di blocco totale del traffico, il livello di inquinamento è stato a 75 microgrammi per metro cubo, poco più della metà di quello bustocco. Unica isola felice è Varese: dal 24 dicembre le centraline segnano valori sotto il livello d’allarme e ieri l’inquinamento è sceso a 36 microgrammi.

Un’emergenza che in provincia si sta combattendo in maniera piuttosto blanda, senza blocchi totali del traffico. I comuni che hanno emesso ordinanze ad hoc prevedono il blocco dei soli veicoli diesel euro 3 senza filtro antiparticolato e la richiesta di abbassamento di qualche grado dei riscaldamenti domestici. Oltre a questo Gallarate ha deciso di rendere gratuiti i bus (qui le info) mentre Busto ha confermato le agevolazioni per il bike e car sharing (qui le info). Molti comuni della provincia hanno invece deciso di combattere l’inquinamento vietando l’uso di fuochi d’artificio. 

Nel frattempo, mentre si aspettano le piogge che dovrebbero arrivare intorno al 2 di gennaio, a Roma si riunisce oggi il tavolo tecnico con il ministro dell’ambiente per cercare di adottare misure che contrastino il fisiologico inquinamento della pianura padana. Lo stesso Roberto Maroni parteciperà all’incontro chiedendo che vengano approvate le richieste lombarde: 1 miliardo per il trasporto pubblico, attuazione dell’Accordo di programma del 2013 e incentivi per rottamare le auto più vecchie.