35 secondi al giorno per realizzare un film
Il regista e documentarista di Luvinate, Paolo Boriani, "festeggia" i suoi 35 anni con un nuovo progetto "sulla fatica di girare un film"
Un film per i 35 anni del regista di Luvinate, Paolo Boriani. A realizzarlo, girando immagini ogni giorno per un anno, è lo stesso artista, già autore di diversi documentari che, in questi anni, hanno incontrato il favore di critica e pubblico. Ora questa nuova idea: ogni giorno un’inquadratura di 35 secondi, per arrivare a realizzare un film di 365 inquadrature. Pronta anche la pagina Facebook per seguire quotidianamente questa nuova avventura.
“35” non è un numero a caso. Non sono solo gli anni di vita di Boriani. 35 per il cinema è un numero importante: per decenni è stato il principale formato della pellicola su cui venivano impressi i film. Strumento, la pellicola, oggi quasi totalmente sostituito dal digitale.
Il titolo dell’opera di Boriani è semplicemente “#35”; il documentarista ha iniziato il lavoro di ripresa e montaggio il 1° dicembre 2015 e andrà avanti fino al 1° dicembre 2016. Nel video di presentazione si possono scorrere le prime riprese realizzate a Milano, ma non solo. Immagini che rimangono fissate nel tempo, immagini che non possono tornare, come afferma lo stesso regista.
«#35 è un film che racconta il mio 35° anno. Tutti i giorni girerò un’unica inquadratura della durata massima di 35 secondi – spiega Boriani -. È un unicum di giorni, di settimane, di mesi. Il film è di 365 inquadrature. #35 è un film sulla fatica di girare un film. Perché per girare #35 dovrò ricordarmi di ricordarmi, ricordarmi di girare un film, di volere girare un film».
Il regista conclude: «#35 dice che un’immagine è una volta e che una volta è per sempre. Non sostituibile secondo dopo secondo, istantaneamente, nel “tutto” dei new media. In #35 da un’immagine non si ritorna indietro. E così nella vita. Le immagini che non sono nella nostra memoria, non ritornano. Le immagini che non sono nella nostra memoria sono perse, perse per sempre. #35 è un film sulle immagini che non ritornano, sulle immagini che possono o non possono essere per sempre. Le immagini come cemento. Dove ciò che è, è per sempre».
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