Un gelato per salvare il sorriso di Viola

Per curare molti bimbi con problemi di psico-motricità una gelateria devolverà l’intero incasso di una giornata ad una fondazione riabilitativa che presta cure gratuite. Il racconto di una madre che continua a lottare

Avarie

«Non l’abbiamo presa bene, quando è successo. È Viola che mi ha dato la forza di capire prima di tutto che potevamo essere felici ancora, perché all’inizio pensavo che non lo saremmo mai più stati».

Annalisa quattro anni fa partorì Viola, che domani compie gli anni e avrà una gelateria tutta per sé: l’incasso sarà devoluto alla Fondazione TOG di Milano che segue 107 bambini con gravi problemi di natura fisico-cognitivo.

Non puoi non vederla Viola, perché è una bellissima bimba che ha prestato il suo volto per una campagna di raccolta fondi in uno spot televisivo in onda proprio in questi giorni. Un sorriso che conquista, affascina e che ha aperto il cuore a due gelatai che cono dopo cono si sono innamorati di lei e domani, mercoledì 20 aprile, devolveranno l’intero incasso per tanti bambini che hanno bisogno di cure: Viola è affetta da una tetraparesi spastica, esito di encefalopatia ipossico ischemica, una sofferenza che al momento del parto le ha causato gravi problemi.

Una situazione difficile. E ancora più impegnativa sotto il profilo economico
«È stata una prova durissima da affrontare per me e mio marito – racconta Annalisa, che questa mattina ha accompagnato a Milano sua figlia per la terapia nel centro di viale Famagosta tre volte la settimana – . Pensavo di non riuscire a farcela, non ero più in me. Quei momenti immediatamente successivi alla nascita furono terribili. Mio marito dovette affiancarmi per due mesi. Abbiamo affrontato molti ostacoli: Viola è stata per due mesi al reparto di terapia intensiva all’Ospedale Del Ponte di Varese, e veniva nutrita col sondino naso gastrico. Ora beve e mangia ma soffre di disturbi cognitivi e disabilità fisica: sono necessarie cure di psicomotricità, fisioterapia. Una volta la settimana andiamo dal logopedista».

Cure costose, impossibili da sostenere privatamente per una famiglia normale dove la mamma non lavora per dedicarsi anima e cuore alla figlia. La coppia ha anche un altro figlio, Riccardo, di 6 anni.
«L’obiettivo è di assicurarle una vita il più possibile normale – spiega Annalisa – . Ma io ho paura. Ho una grande paura per il futuro di mia figlia».

Le parole di questa donna, rotte dalla commozione, sono quello che fa muovere il mondo intero; è l’energia di una madre, impalpabile percorso della vita attraverso speranze e sacrifici che le fa dire: «Spero che se qualcuno dovesse trovarsi nella mia situazione, leggendo questo articolo possa capire che può farcela».

Per aiutare queste famiglie che devono fare i conti ogni giorno con problemi enormi è in atto una raccolta fondi con un “sms solidale” a favore di fondazione TOG.

La comunità locale di Gavirate, dove dove Viola vive e va a scuola si sta dando da fare: alla materna è in corso una raccolta fondi e domani c’è l’iniziativa organizzata dalla gelateria “Il Muretto” di Gavirate (via Giuseppe Garibaldi,17): per un giorno i proprietari Daniele e Mariagiovanna batteranno scontrini su scontrini ma devolveranno l’intero incasso alla fondazione.
Dietro al bancone ci sarà anche mamma Annalisa a servire coni e coppette: «Mi hanno messo in regola per un giorno, mi pagheranno con i voucher lavoro, che devolverò», spiega.

Domani sarà anche un altro giorno importante per Viola: si fermerà alla scuola materna di Gavirate per mangiare insieme ai suoi compagni “scoiattoli”: è al primo anno.
«La nostra vita è a volte difficile, abbiamo passato momenti drammatici, Viola è venuta al mondo lottando fin dal primo istante, ha insegnato lei a me la vera forza per poter combattere, e se lo facciamo con la speranza di un futuro migliore lo dobbiamo a chi si prende cura di noi, la fondazione TOG e i suoi medici e terapisti, e alle persone come Daniele e Mariagiovanna che permettono che ciò possa accadere».

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Lo spot televisivo a sostegno della campagna

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 19 Aprile 2016
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