Capuozzo: “L’Italia è un paese dalla morale sussultante”

Il noto giornalista di Mediaset ha presentato "Il segreto dei marò" (Mursia) all'associazione culturale "Il Prisma"

Toni Capuozzo

«L’Italia è un paese dalla morale sussultante».  Con questa frase sferzante, com’è del resto nel suo stile, il giornalista Toni Capuozzo ha chiuso il suo incontro all’associazione culturale “Il Prisma” di Castellanza dove ha presentato “Il segreto dei marò” (Mursia). Il libro ricostruisce la vicenda di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due fucilieri del battaglione San Marco, imbarcati sulla petroliera Enrica Lexie, in base a una legge dello Stato, e accusati di aver ucciso il 15 febbraio  dl 2012 due pescatori indiani, scambiati per pirati.

Nella sala Cesil ad ascoltare il popolare inviato di guerra di Mediaset c’era il pubblico delle grandi occasioni con schierati in prima fila i rappresentanti dell’Associazione marinai d’Italia, il sindaco della città Fabrizio Farisoglio e i rappresentanti della caserma “Ugo Mara” di Solbiate Olona dove è di stanza il reparto Nrdc (Nato rapid deployable corps).

Sandro Mazzucchelli, presidente  del “Prisma“, ha ricordato che l’attività dell’associazione era iniziata proprio con un incontro sulla guerra in Iraq, il 7 giugno del 2005, tenuto dallo stesso Capuozzo che ha ricevuto un’opera in ceramica come riconoscimento di questo rapporto con l’associazione e il territorio mantenuto nel tempo.

Toni Capuozzo

«Non è stato facile pubblicare questo libro. Mondadori e Rizzoli l’hanno rifiutato» ha precisato Capuozzo. Il motivo è molto semplice: l’autore non censura nulla, striglia i potenti e ripercorre in modo puntuale la storia dei due marò  mettendo in fila con logica ferrea i fatti che conducono alla dimostrazione della loro innocenza. «Sono felice – ha detto il giornalista – della recente decisione della corte dell’Aja, come quando si è felici per un parente che viene dimesso dall’ospedale. Ma rimane immutata l’ingiustizia subita da questi due militari a causa di uno Stato che non li ha difesi».

“Il segreto dei marò” ricostruisce la catena degli errori, delle omissioni e superficialità commesse da politici, diplomatici e vertici militari. Un puzzle dai contorni imbarazzanti che Capuozzo assembla con serietà e metodo, citando documenti ufficiali, perizie e tenendo sempre presente anche gli interessi economici tra i due paesi che pesano oltre 10 miliardi di euro. Dalla perizia balistica ai risultati delle autopsie, dalla mancata coincidenza dei tempi dichiarati dalla parte offesa e dai militari italiani (ben 5 ore di differenza) alla distruzione senza motivo del peschereccio St. Antony, una prova di reato che poteva essere utilizzata in un futuro processo.

«L’amarezza più grande – ha sottolineato Capuozzo – è vedere che tutte la catena di comando in questa vicenda ha fatto carriera come se niente  fosse accaduto. È chiaro che a questo punto sono gli stesi marò che vogliono un processo che vada a fondo della vicenda, ma dubito che ci sia la stessa volontà da parte dello Stato italiano e di quello indiano».

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Maggio 2016
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