Oggi perdiamo un uomo di valore
Le parole del direttore Marco Giovannelli in ricordo di Renato Scapolan, presidente della Camera di commercio di Varese

Vulcanico, passionale, con una grande energia e un amore smisurato per la sua terra e il suo lavoro. Un vero artigiano sia dentro la sua azienda che nell’impegno sociale all’interno della sua associazione di categoria.
Confartigianato lo aveva scelto per guidare la Camera di commercio e, una volta eletto, in uno dei momenti difficili per l’economia varesina, lui si era messo al servizio di tutti e non solo di chi lo aveva appoggiato.
Un Presidente che interpretava il ruolo con l’attenzione e il senso istituzionale, ma senza perdere il contatto con le persone. Aveva a cuore l’ente e non smetteva di elogiare ogni suo collaboratore a partire dal segretario Mauro Temperelli. Nel tempo si era guadagnato le simpatie anche dei più scettici e si metteva in gioco con forza. Uno stile che non valeva solo per le cose a lui vicine, ma anche per quelle che riteneva importanti a prescindere da chi le proponeva.
È stato sempre attento alla stampa e in particolare alla nostra esperienza. Da quattro anni era entusiasta di Glocal, il festival del giornalismo locale. Veniva alle nostre iniziative, come già ci aveva abituati con la festa del giornale, e sottovoce mi diceva “sono qui ad imparare perché quello che succede qui è importante”.
I miei personali ricordi, come gli incontri, pubblici e privati, sono tantissimi da far fatica a sceglierne. L’ultimo, segno del suo amore per i progetti, è di qualche settimana fa, quando di ritorno dalla conferenza di lancio di Varese sport commission in regione con il Presidente Maroni, aveva voluto accompagnarmi fino a casa. Siamo rimasti a parlare fuori da MalpensaFiere per oltre un’ora. Ci credeva molto. Era convinto di poter fare molto, insieme con i suoi collaboratori. Era anche netto nei suoi giudizi e lo sparti acque per lui stava tra chi voleva fare e chi invece solo usare le polemiche per i propri tornaconti personali. Ci chiedeva di dare un contributo, non per lui o la Camera di commercio che rappresentava, ma perché Varese potesse avere un reale sviluppo turistico e questo aiutasse tanti giovani a trovare lavoro. Ci credeva e voleva che si lavorasse tutti insieme, perché un bel progetto diventa realtà solo grazie all’energia di tanti.
L’economia varesina, la società tutta, insieme ai suoi cari e amici, oggi perdono un uomo di valore.
Ciao Renato
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