Maturità: il giorno del “quizzone”
La terza prova è quella che più spaventa gli studenti. Viene scelta dalla commissione ed è su tutte le discipline studiate
Di nuovo sui banchi gli studenti impegnati nell‘esame di maturità. Questa mattina, lunedì 27 giugno, i 6700 maturandi varesini sono impegnati con il quizzone, la prova che più di tutte spaventa, perché si tratta di rispondere a quesiti o superare una prova messa a punto dalla commissione.
Sei le tipologie tra cui è possibile costruire la terza prova: cinque quesiti a carattere pluridisciplinare con risposte articolate tra le 10 e le 20 righe, oppure una serie di domande, tra le 10 e le 15, a carattere multidisciplinare su argomenti vasti, oppure una quarantina di domande a risposta multipla su tutti gli argomenti, o, ancora, un paio di problemi che richiedono soluzioni articolate con calcoli complessi. Per gli istituti tecnici e professionali sono previste anche l’analisi di casi pratici o una progettazione specifica.
Sulla base della scelta fata, la commissione stabilisce anche i tempi di svolgimento, le discipline interessate e i criteri di correzione e valutazione.
I timori dei maturandi sono legati alle scelte dei commissari e alle materie che verranno individuate che, di solito, si conoscono solo il giorno stesso dell’esame: tutte le materie studiate, infatti, possono essere trattate con l’unico limite della presenza di un commissario che insegni quella disciplina.
Con oggi si chiude la fase scritta della maturità. Po mancherà solo la prova orale prima di godersi l’estate
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