Un ritratto al giorno per un anno: “E’ la mia sfida”

365 ritratti da fare in un 365 giorni. E' l'obiettivo di Duncan Connell, giovane disegnatore di Arsago Seprio. Ecco la sua storia

duncan connell

Duncan, classe 1995, nasce a Milano da mamma milanese e papà scozzese. Vive ad Arsago Seprio e da sempre ha una passione: quella di disegnare e leggere fumetti. Il sogno? Quello di lavorare un giorno proprio per una casa editrice di fumetti e non solo. Infatti la voglia di conoscere e migliorasi sempre di più lo portano ad intraprendere gli studi prima al liceo artistico “Paolo Candiani” di Busto Arsizio e poi con il corso di laurea in Design della Comunicazione al Politecnico di Milano. La voglia di mettersi in gioco e conoscere nuove persone hanno maturato in lui la decisione di intraprendere una sfida verso se stesso, aprendo la sua personale storia, unita al suo tratto fumettistico a chiunque voglia partecipare alla Sfida WhatsApp 2016.

1 gennaio 2016: qui nasce la “Sfida WhatsApp 2016” ideata da te, perché farla e soprattutto perché coinvolgere così tante persone e prendersi un impegno del genere?
La Sfida Whatsapp 2016 è una sfida che consiste nel ritrarre una persona diversa al giorno. Tutto avviene all’interno di un gruppo Whatsapp dove raccolgo i partecipanti e che permette ad ogni persona che ritraggo di scegliere quella successiva. L’ho pensata come la continuazione della precedente sfida, fatta durante la scorsa estate: dovevo ridisegnare in 10 minuti una fotografia scelta a caso dall’altro; io contattavo amici e loro mi inviavano loro foto. Questo per rendere più veloce il mio tratto risultando comunque sia realistico che personale. La vera difficoltà è emergere rispetto ad altri artisti bravissimi, a cui non tolgo nessun merito ma che non avendo un segno caraterristico risultano difficilmente distinguibili. La mia non è voglia di fama o esibizionismo ma che voglio che i miei disegni parlino per me, dicano agli altri chi sono e chissà magari qualcuno potrà riconoscersi in loro, emozionandosi.

Com’è stare all’interno del gruppo? Di cosa parlate e quanto conta avere così tante persone che contano sul tuo impegno per vedere il loro ritratto?
La prima cosa a cui si potrebbe pensare e che magari io mi senta pressato, obbligato a fare un ritratto al giorno. Ma così non è, anzi me ne preoccupo io dato che cerco di mantenere fede al mio impegno. Non cerco solo reazioni positive, mi aspetto che gli altri siano sinceri con me. Io spero che apprezzino il ritratto ma potrebbe anche non piacere e lo capisco cercando di spiegare l’importanza della critica costruttiva all’interno del gruppo, dove altri pubblicano loro disegni e si parla di svariati argomenti legati e non all’arte. È comunicazione pura e vivace con diverse persone che molte volte non si conoscono personalmente, anzi vengono anche da paesi diversi, ma che hanno voglia di condividere qualcosa.

Tu sembri fare solo ritratti o essere conosciuto solo per questi. Ma l’appellativo “uomo-dei-ritratti” ti va scomodo o comunque tu lo apprezzi anche data la passione e il desiderio di per lavorare nel mondo dei fumetti?
In realtà non faccio solo ritratti, ne faccio molti, questo sì. La cosa più personale che in realtà mi lega al disegnare molti ritratti è la passione per lo scrivere storie a fumetti che poi traspongo graficamente. Amo molto i paesaggi, il mio paese, ad esempio, è circondato da boschi dove amo fare passeggiate e lasciarmi ispirare dalla natura.

A chi guardi per ispirarti?
Cerco di avere un’ ispirazione da più campi, non solo dal mondo del fumetto. Sono svariati i disegnatori che ho studiato e ancora studio per far evolvere il mio segno. Uno ad esempio è Magnus, noto per aver disegnato storie come Alan Ford, Satanik o Kriminal. Un altro è Jorge Badia Romero, fratello del più famoso Enric, che ha disegnato sotto falso nome i primi 5 episodi di Cliff, una serie durata poco. Il mio mentore è comunque Corrado Roi, famoso fumettaro, nonostante abbiamo due stili molto diversi.

Altre passioni?
Viaggiare ogni volta che ne ho l’occasione per scoprire luoghi, persone, culture. E’ un’occasione per scrivere anche racconti brevi e comici per farmi ispirare da fatti vissuti da personalmente o vissuti da altri. Le vicende comiche mi divertono al punto che ho provato anche a cimentarmi nella satira sociale con i miei disegni.

Non resta altro che ammirare i disegni di Duncan sulla sua pagina facebook (Duncan Connell-illustrazioni) oppure seguirlo su istagram, uomoblooper e su twitter.

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Pubblicato il 10 Giugno 2016
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