“Ex Cantoni, tutto pronto per la bonifica”

Il punto della situazione secondo l'amministrazione comunale per procedere con la riqualificazione dell'area: "Prima di qualsiasi progetto, prima il recupero ambientale"

Saronno, dentro le aree dismesse (inserita in galleria)

«Prosegue la procedura di bonifica dell’area “ex Cantoni” che, con la nuova Amministrazione, in poco meno di un anno, ha visto la conclusione della fase di caratterizzazione dell’intera area e l’approvazione del Piano di Bonifica dei suoli dell’intero comparto che, ricordiamo, occupa una superficie di circa 9 ettari: alla prima autorizzazione comunale di approvazione degli interventi del novembre 2015 ha, infatti, fatto seguito l’integrazione del giugno 2016, emessa alla luce degli approfondimenti d’indagine richiesti in sede di Conferenza di Servizi, coordinata dal Comune di Saronno col fattivo contributo degli Enti di controllo (Provincia, ARPA, ASL). La proprietà è ora pienamente titolata ad avviare le operazioni di bonifica, previo versamento della fidejussione di ca. € 100.000,00, prevista da norma a garanzia della corretta esecuzione degli interventi».

È il punto della situazione, secondo l’amministrazione comunale, sulla procedura per la bonifica dell’area Ex Cantoni, da anni in attesa di una vera riqualificazione. La situazione di attesa, con l’inquinamento delle falde dovuto alle vecchie aziende presenti nell’area, aveva destato molta preoccupazione negli scorsi anni. Ora l’amministrazione comunale comunica che la proprietà ha tutte le carte e autorizzazioni per procedere con la bonifica.

«Ora siamo pronti ad affrontare il più impegnativo aspetto riguardante gli interventi sulle acque di falda – spiegano dal Comune -: tra maggio e giugno dell’anno in corso si sono svolte due Conferenze di Servizi ed entro fine luglio, a seguito delle integrazioni progettuali richieste dall’Amministrazione comunale alla proprietà, si conta di definire la proposta operativa che sarà poi oggetto di apposita autorizzazione comunale; il relativo deposito cauzionale, conteggiato in proporzione all’intervento previsto, si prospetta di alcune centinaia di migliaia Euro. Il Comune, particolarmente interessato a tutelare la risorsa idrica sotterranea, sta valutando con l’operatore soluzioni tecniche che possano garantire una migliore qualità delle acque di falda. Il proprietario dell’area, contemporaneamente, si impegnava anche nella redazione di una ipotesi di trasformazione urbanistica dell’ambito ed ha presentato formalmente nel dicembre 2014 una proposta di intervento, in attuazione del PGT vigente, proposta che prevede, tra l’altro, la realizzazione di un insediamento commerciale sul lato est di Via Miola (dove stava il depuratore dell’azienda dismessa); l’intenzione, da parte dell’operatore, di riservare uno spazio rilevante alle attività commerciali era pertanto già nota all’Amministrazione ed alle Commissioni allora in carica. L’attuale Amministrazione Comunale ha dunque ereditato una proposta di Piano Attuativo già confezionata, contenente indicazioni di carattere urbanistico già articolate e definite, ma, in linea con il proprio programma elettorale, ha di fatto subordinato qualsiasi intervento costruttivo all’avvio preventivo della bonifica, chiedendo altresì ai privati di accettare nel contratto urbanistico specifiche clausole relative all’entità ed al deposito delle garanzie finanziarie, volendo senza preoccupazioni assicurarsi una disponibilità economica sufficiente a dare corso all’intervento sostitutivo, da parte del Comune, in caso di inerzia dell’operatore immobiliare.
Le intenzioni dell’attuale Amministrazione sono ben chiare: prima di effettuare qualsiasi intervento edilizio deve essere garantito il recupero ambientale delle aree inquinate».

«Gli aspetti importanti per noi sono due – spiega l’assessore all’Ambiente e Sport Giampietro Guaglianone – sicuramente garantire un processo di bonifica efficace per tutelare al sicurezza di tutti i cittadini ed anche intervenire in modo rapido così da evitare perdite di tempo».

«Oltre la questione singolare “ex Cantoni”, corre l’obbligo di ricordare che la qualità dell’ambiente è una delle priorità per l’Amministrazione in carica – proseguono dal Comune -; sono infatti circa una ventina le procedure formalmente avviate ai sensi della normativa ambientale vigente, tra queste almeno 9 hanno già trovato conclusione mentre sono altrettante quelle che si collocano fra le caratterizzate (definitivamente indagate) e/o in fase di bonifica operativa. Tale attività per l’Amministrazione comporta un impegno non indifferente e protratto nel tempo poiché, anche l’intervento in ambiti poco noti o relativamente estesi, segue una complessa procedura che può, a volte, durare anche alcuni anni e che coinvolge una pluralità soggetti, pubblici e privati, caricati di competenze anche molto differenti, pur sempre coordinati dal Comune. Il Comune stesso, in questo momento, è protagonista attivo, ovvero sta lavorando in prima persona per addivenire alla bonifica, in due ambiti: in un caso poiché proprietario del suolo (area ex Caserma dei Vigili del Fuoco in Via Tommaseo) e nell’altro per la necessità di sostituire l’originario procedente, ora non più in grado di terminare l’intervento autorizzato (area ex De Nora in Via Ferrari).

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 01 Luglio 2016
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