“Claudio ora sei libero di tornare a correre”
Si sono stretti in tantissimi attorno al feretro di Claudio Silvestri e ai suoi famigliari per dargli l’ultimo saluto dopo i giorni che hanno sconvolto la comunità jeraghese
Si sono stretti in tantissimi attorno al feretro di Claudio Silvestri e ai suoi famigliari per dargli l’ultimo saluto dopo i giorni che hanno sconvolto la comunità jeraghese nel profondo.
Nella chiesa parrocchiale del paese si è svolta sabato 13 agosto la cerimonia funebre che ha accompagnato Silvestri alla sepoltura nel cimitero comunale. Un momento di raccoglimento e commozione riempito dal dolore di amici e famigliari ancora profondamente scossi dalla perdita di Claudio e dall’efferato omicidio che ha violato le mura della casa dove viveva con la madre.
Del crimine si è fatto luce quasi su tutto e il responsabile è stato individuato e sarà chiamato a risponderne di fronte ai giudici: «vigileremo affinché sia fatta giustizia», ha detto il fratello Mauro Silvestri al termine della cerimonia in una lettera dedicata al fratello defunto.
«Al tuo risveglio dal coma dopo l’incidente di molti anni fa eri cambiato – ha raccontato nella lettera letta in chiesa – ma la tenacia che ti ha sempre contraddistinto ti ha permesso di non lasciarti abbattere e giorno dopo giorno sei riuscito a ritrovare la tua indipendenza».
«A causa dei tuoi handicap eri una persona indifesa e purtroppo hai trovato qualcuno che ha voluto approfittarne – ha poi aggiunto il fratello Mauro -. Forse in una società diversa questo non sarebbe successo, in una società che si occupa dei più deboli e degli indifesi. Ma cercherò comunque di allontanare i pensieri negativi: per sentimenti come l’odio per me non c’è spazio. E se hai bisogno nostro aiuto e di quello della tua super mamma che ti è sempre stata al fianco trova il modo farcelo sapere, noi sapremo ascoltare».
Un ringraziamento è andato anche agli uomini che si sono occupati delle indagini: «è un sollievo sapere che in momenti così drammatici ci sia qualcuno che svolge un lavoro così importante come quello che hanno fatto i carabinieri diretti dal tenente Quaranta – ha detto Silvestri prima di rivolgersi ancora al fratello defunto -. Colui che pensava di derubarti si è preso solo i tuoi problemi. Tu ora sei libero, lui no. Claudio resterai sempre con noi ma ora sei libero di tornare a correre».
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