A teatro con LuganoInScena

Commedie e non solo: i prossimi spettacoli in programma al Teatro Foce e al Lac

Lac Varie

Appuntamento con il Focus Al Presente al Teatro Foce venerdì 11 novembre alle ore 20:30 con “Potevo essere io”, uno spettacolo tragicomico interpretato da Arianna Scommegna sulle vite marginali alle periferie geografiche e dell’anima, uno spettacolo divertente e toccante dedicato ai bambini e agli adolescenti che siamo stati, agli adulti che vorremmo essere , senza riuscirvi.

Lo spettacolo

I bambini cresciuti negli anni ‘80 nelle periferie del nord, che giocavano in cortile a lanciarsi palloncini con dentro le lamette, i genitori terroni, i piedi impigliati in scarpe da tennis con la punta tagliata che diventavano sandali da tennis, per risparmiare. Quei bambini e ragazzi poi sono cresciuti: ognuno a procedere alla cieca cercando di salvarsi. Ma cosa ci fa salvare? E se uno si salva, veramente si è salvato? Potevo essere io è il racconto di una bambina e un bambino che diventano grandi partendo dallo stesso cortile: periferia nord di Milano. Due partenze, stessi presupposti. Ma finali diversi. E in mezzo la vita: un allenatore di kick boxing, la stella emergente del pop croato, un regista di film porno, una cartomante, un animatore di matrimoni sulla paullese… La commedia irrompe nella commozione.

Primo appuntamento con il Focus Teatro comico lunedì 11 e martedì 12 novembre in Sala Teatro al LAC alle ore 20:30 “L’hotel del libero scambio” di Georges Feydeau, per la regia di Roberto Valerio. Splendido esempio di commedia degli equivoci, è uno dei grandi testi del teatro comico: si racconta che al suo debutto, nel 1894, le risate del pubblico erano così fragorose da rendere incomprensibili le battute degli attori durante buona parte del II atto. La trama si regge sui tentativi di seduzione di un marito insoddisfatto ai danni della moglie dell’amico, un affaire famigliare che, dal tipico salotto borghese, si sposta ben presto nelle stanze e nei corridoi di un albergo. La commedia originaria è il capolavoro di Georges Feydeau, uno dei più grandi autori francesi: vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento, capace di una scrittura pungente e sfacciata, si è distinto per la capacità di mettere a nudo i difetti della società del tempo. Dopo aver risollevato le sorti del vaudeville, è diventato uno degli autori più in voga della Belle Époque: scambi di persona, situazioni strampalate, personaggi animati da una ridicola pulsione per il piacere e la ricchezza, sono le pedine di un gioco teatrale che si fa beffe della borghesia e delle sue aspirazioni più vanesie.

La Compagnia Orsini reinterpreta questo celebre classico della letteratura francese sottolineandone tutta l’attualità e la vivacità.

Il 17 novembre ritorna al LAC – stavolta in Sala Teatro alle ore 20:30 – la produzione di LuganoInScena “Non ogni notte la luna” con Antonio Ballerio, presentata l’anno scorso durante l’inaugurazione.
Un gioco di rimandi e di specchi, uno spazio della memoria dove vivono in libertà la frantumazione cronologica del testo e il moltiplicarsi di alcuni personaggi delle commedie cecoviane.

Anton Cechov. Professione: medico e scrittore. “La medicina è mia moglie, la letteratura la mia amante. Se l’una mi stanca, vado a passare la notte con l’altra”. Disposto a sposarsi realmente solo a queste condizioni: “Datemi una moglie che sia come la luna, che non compaia nel mio cielo ogni notte”. Nel 1898, l’astro, che non solo scherzosamente sogna, si materializza in Ol’ga Knipper, attrice in ascesa del neonato Teatro d’Arte di Mosca, diretto da due rivoluzionari “sognatori di teatro”: Nemirovic-Dancenko e Stanislavskij, i quali capiscono subito il valore poetico e la modernità del linguaggio teatrale di Cechov.
Lo spettacolo analizzerà lo straordinario amore di Anton e Ol’ga – due personalità caratterialmente diverse -, costretti a vivere separati, lui a Jalta a causa della sua malattia, lei a Mosca per la sua professione, ma comunque uniti da una libertà di pensiero scevra da pregiudizi e decisi a rispettare ognuno l’autonomia dell’altro. Oltre alla storia d’amore, verrà analizzato anche il tormentato e affascinante rapporto con la loro professione.

In scena quattro attori: una coppia anziana e una giovane. Entrambe sono composte dallo scrittore Cechov e dall’attrice Knipper che, in un gioco di rimandi e di specchi, agiscono in uno spazio della memoria dove vivono in libertà la frantumazione cronologica del testo e il moltiplicarsi in alcuni personaggi delle commedie cecoviane, concedendosi così al gioco del teatro in esempi e citazioni in cui vita reale e finzione teatrale si avvicinano a tal punto da annullare la loro distanza

Biglietteria LAC
Piazza Bernardino Luini 6 CH–6901 Lugano
+41 (0)58 866 4222 www.luganoinscena.ch info@luganoinscena.ch

Orari d’apertura Ma–Do: 10:00–18:00 Gi: 10:00–20:00 Lunedì chiuso

Telefoni attivi
Ma–Do: 12:00–18:00
Gi: 12:00–20:00
Lunedì chiuso
In caso di spettacoli serali biglietteria e telefoni attivi fino alle 21:00

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Ottobre 2016
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