Cinquantatrè progetti per far rivivere i beni confiscati alla criminalità

I progetti provenienti da tutta la Lombardia. La presentazione oggi davanti a 300 studenti

Eventi

Villette da adibire a Bed&breakfast; un ostello-fabbrica di arti visive e cinema; una officina per le riparazioni gestito da persone in esecuzione penale esterna; una ludoteca culturale dedicata ad adolescenti e over70enni; spazio di coworking artigianale; progetti di welfare di comunità, come condomini solidali, hotel di muto soccorso per l’integrazione di disabili ed immigrati, spazi per la maternità. Sono davvero svariate e aperte al coinvolgimento di tutte le fasce di età e di condizione sociale le 53 proposte per un uso innovativo dei beni confiscati alla criminalità organizzata, arrivate alla Commissione Antimafia, presieduta da Gian Antonio Girelli (PD), presentate oggi a Palazzo Pirelli, a chiusura della prima edizione del Festival delle idee.

Scopo dell’iniziativa, coordinata dal Comitato tecnico scientifico per la legalità e il contrasto, guidato dal professor Nando Dalla Chiesa, promuovere idee creative per un uso innovativo dei beni confiscati, assicurare la funzione della memoria delle vittime della criminalità organizzata, massimizzare la funzione sociale del bene, creando nuova occupazione.

“Si tratta di compiere un cambio di passo culturale nel gestire i beni che lo Stato ha strappato alla criminalità e che spesso rimangono ostaggio di lentezze burocratiche e difficoltà economiche – ha sottolineato il Presidente Girelli -. Questo patrimonio una volta riconsegnato alla collettività va trasformato, esaltandone il significato simbolico e l’utilità sociale, perché sia davvero segno della vittoria dello Stato sull’illegalità”.

Dei 53 progetti pervenuti, 17 provengono dalla provincia di Milano, 15 da quella di Brescia, 5 da Pavia, 4 da Lecco e da Varese, 1 rispettivamente da Monza, Lodi, Bergamo, Como e Cremona, 3 sono extra Lombardia (uno dal Brasile). In particolare 26 sono stati elaborati da associazioni, 19 da singoli cittadini, 2 da Comuni, 6 da istituti scolastici. L’elenco completo sarà disponibile sul sito www.lombardiaquotidiano.com.
Durante l’incontro, cui hanno partecipato oltre 300 tra studenti e volontari delle diverse associazioni, sono stati assegnati 16 attestati (in allegato la scheda riassuntiva) ad altrettante idee di particolare rilevanza.

“Una straordinaria partecipazione per un preziosissimo lavoro di valorizzazione delle iniziative di lotta alla criminalità – ha dichiarato la Vice Presidente del Consiglio regionale, Sara Valmaggi -. Un’iniziativa che vede il Consiglio regionale doverosamente e coraggiosamente impegnato in prima linea a fianco di quanti lottano per valorizzare non solo il riutilizzo dei beni confiscati ma anche nella promozione di progetti di vita per superare l’iniquità”.
Nell’illustrare i criteri con cui i lavori sono stati scelti, il professor Nando Dalla Chiesa ha ricordato come ”la lotta alla mafia sia ancora una sfida aperta, che si combatte grazie al valore della partecipazione. E’ importantissimo che l’uso del bene confiscato riesca a creare nuova occupazione a sottolineare l’efficacia della proposta di legalità affermata dallo Stato”.
In Lombardia, a febbraio 2017, erano 2.321 gli immobili confiscati, di cui poco meno della metà già assegnati agli Enti locali. A tale proposito l’assessore regionale alla Sicurezza, Simona Bordonali, che ha partecipato all’evento, ha annunciato l’imminente lancio di un catasto georeferenziato dei beni confiscati, aggiornato on line.

In base ai dati presenti oggi sul portale dell’ANBSC (Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata) risultano confiscate 135 aziende (dati al 30 settembre 2015), per un totale complessivo di 1.401 beni (7,2% del totale nazionale).
L’iniziativa ha visto la partecipazione diversi istituti scolastici, grazie anche al sostegno dell’Ufficio scolastico regionale, rappresentato oggi dalla Direttrice, Delia Campanelli. La presentazione dei progetti è stata moderata da Francesco Terragno, in rappresentanza dell’Associazione vittime del dovere. Per la Commissione speciale Antimafia erano presenti i consiglieri Mauro Piazza (Lombardia popolare), Silvana Carcano e Giampietro Maccabiani (entrambi M5S) e Carlo Broghetti (PD). I lavori sono stati conclusi da Donatella Martinazzoli (Lega Nord), Vice Presidente della Commissione speciale, e dal Sottosegretario alla Presidenza, Gustavo Cioppa.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Marzo 2017
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