Da grandi poteri derivano grandi risate
Uomini e topi, ironia e supereroi: a Cortisonici si confrontano il Ratman di Leo Ortolani e il Superbob britannico
Si è aperta con una intervista a Leo Ortolani, fumettista di Parma, l’edizione di Cortisonoci di quest’anno.
Il fumettista, famoso soprattutto per la serie Rat-man edita da Panini Comics, è stato intervistato al teatro Santuccio sul rapporto tra umorismo e supereroi. Generi che mescola con grande abilità fin dagli inizi del suo lavoro, si pensi che Rat-man nasce come parodia del più famoso Batman (proprio come la sua controparte seria il supereroe è orfano dei genitori, morti, però, durante una svendita ai grandi magazzini). Gli oltre cento numeri del fumetto, che è quasi giunto al termine (l’ultimo numero è in programma per settembre 2017), sono ricchi di svariati riferimenti e parodie, di film di supereroi e non solo; per citarne alcune: “299+1” (300), “Ratto” (Rambo) e “The walking rat” (The walking dead).
Non si pensi però che questo uomo di bassa statura, che calza una maschera dalle orecchie da topo (idea che gli fu data dal postino, che gli consegnò un numero di ”Topolino” mentre il supereroe, ancora in erba, stava cercando una identità segreta) sia solamente una storpiatura comica dei personaggi mascherati molto più muscolosi di lui. Leo Ortolani e il suo personaggio riescono anche a affrontare tematiche degne delle penne di Jack Kirby e Stan Lee, accompagnandole con grande umorismo senza mai snaturarle. Rat-man non è stato il solo frutto del lavoro di Leo Ortolani, oltre ad altre pubblicazioni (“Venerdì 12”, “L’ultima burba”, “La lunga notte dell’ispettore Merlo” e altre) da qualche anno recensisce, sempre usando i suoi disegni a china, i vari film che escono nelle sale cinematografiche. Proprio con una di queste recensioni, del film “La La Land”, chiude il suo intervento nella manifestazione, ma non abbandona Varese, in quanto alcune sue recensioni sono sparse per la città e possono essere lette dai passanti.
A seguire, Cortisonici ha proposto la proiezione del film ”Superbob”: mockumentary (o “finto documentario”) britannico del 2015 che narra la storia di un uomo comune, che acquisisce superpoteri in seguito all’impatto con una meteora e si trova a lavorare per il governo britannico in qualità di supereroe di Stato. Anche in questa pellicola è stretto il rapporto tra supereroi e ironia che, più di una occasione, strappa una risata al pubblico accostando la vita di un uomo qualunque con le problematiche date dall’essere un supereroe.
Questo articolo rientra nel progetto del Social Team di [OC] Officina Contemporanea, la rete per la cultura a Gallarate
Pietro Maurino
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