Officina Contemporanea

Musica e virtuosismi con Vladimir Denissenkov al Maga

Il secondo appuntamento proposto dagli Amici del Caffè Teatro ha portato in città il grande fisarmonicista russo

MUSICA E VIRTUOSISMI CON VLADIMIR DENISSENKOV      (CONCERTO PER FISARMONICA DEL GRANDE MUSICISTA RUSSO ORGANIZZATO NELLA SALA DEGLI ARAZZI DEL MUSEO MAGA)

Capita a tutti di lasciarsi trasportare dalla musica e di viaggiare con l’immaginazione. Sabato 20 maggio 2017 questo incanto è avvenuto con le melodie del bajan di Vladimir Denissenkov, invitato dall’Associazione Culturale Amici del Caffè Teatro a suonare nella suggestiva Sala degli Arazzi del museo MAGA di Gallarate.
Una piacevole occasione non solo per il pubblico, ma anche per l’artista russo che ha potuto in questo modo rivedere delle vecchie amicizie tra i membri dell’Associazione che si sono da sempre prodigati a dare spazio e visibilità a molti artisti.

Vladimir Denissenkov è originario della regione ucraina della Bucovina e si è specializzato nell’utilizzo della fisarmonica presso il Conservatorio di Mosca nel 1979. La passione per il bajan (è una fisarmonica cromatica a bottoni di tradizione russa) e le caratteristiche di questo strumento che permettono all’artista una notevole mobilità per eseguire dei virtuosismi, hanno contribuito a far ottenere al musicista molti riconoscimenti (fino ad essere invitato da Giorgio Napolitano a suonare al Palazzo del Quirinale) e collaborazioni illustri. Infatti ha avuto la nomination come miglior fisarmonicista mondiale in una rassegna musicale tenutasi a Caracas e ha suonato con l’Orchestra Filarmonica di Mosca. Tra le collaborazioni e le amicizie nel mondo della musica può annoverare quella con Fabrizio De Andrè, Moni Ovadia, Ludovico Einaudi, Franco Fabbri e Wolf Biermann mentre per il teatro ha collaborato con nomi quali Ale e Franz, Licia Maglietta, Ottavia Piccolo, Lella Costa e Angela Finocchiaro.

Con queste premesse, è facile capire come sia stato possibile per il pubblico del Maga avere l’illusione di essere non più all’interno del museo ma bensì in un località della steppa russa o dell’Ucraina, dove l’abile musicista è in grado di incantare con i suoi brani tutti gli ascoltatori. Molti brani sono stati dedicati al pubblico femminile presente in sala, mentre agli uomini è stato dedicato “Il Volo del Calabrone” (un brano molto difficile da eseguire e che richiede particolare maestria). Non sono mancati anche brani nostalgici e malinconici (come “Nostalgia”) che facilmente si prestano alle sonorità del bajan, il quale però non è altrettanto da meno per ritmi più spensierati ed allegri come per i brani “My Little Alex” e “Speranza”. Questa particolarità della musica di Denissenkov fa intuire molto sulla sua natura e, più in generale, su quella di tutto il genere umano che è sull’orlo tra la malinconia del passato e la speranza per il futuro.

Questo articolo rientra nel progetto del Social Team di [OC] Officina Contemporanea, la rete per la cultura a Gallarate

Emmanuele Occhipinti

Pubblicato il 21 Maggio 2017
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