Omicidio di Marilena Re, Clericò e la moglie volevano scappare?

La moglie del 64enne, accusato di aver ucciso e sepolto l'amica nell'orto, aveva detto ad un geometra che intendeva vendere al più presto la casa al figlio perchè aveva bisogno di soldi

casa vito clericò

Emerge un nuovo inquietante particolare dalla vicenda dell’uccisione di Marilena Re, la 58enne di Castellanza uccisa, decapitata e seppellita nell’orto di Vito Clericò, amico di famiglia dai tempi in cui viveva a Garbagnate Milanese, per un debito di 90 mila euro. (nella foto la villetta della famiglia Clericò in via Livorno)

La moglie Alba De Rosa, anche lei indagata per sequestro di persona, il primo agosto si era informata da un geometra sulla possibilità di vendere la casa al figlio, sulla separazione dei beni e sulle conseguenze patrimoniali in caso che uno dei due coniugi avesse fatto del male a terzi.Le domande erano state poste dalla donna ad un professionista che aveva incontrato per strada, il giorno dopo la denuncia della scomparsa di Marilena Re.

Proprio ieri Vito Clericò, che non ha confessato l’omicidio ma solo l’occultamento del cadavere, si era affrettato a dire al giudice per le indagini preliminari che la moglie non c’entrava nulla. Un’affermazione che perde di credibilità di fronte a questo nuovo particolare che emerge dai verbali di polizia giudiziaria e che parrebbe non deporre a favore della donna e che, anzi, accrediterebbe un piano per la fuga da parte dei due.

Altro particolare, che fa pensare ad un coinvolgimento diretto della De Rosa, è il fatto che la sera del 31 luglio la donna avesse chiesto alla figlia di Marilena Re di riattivarle il cellulare dal quale era stata tolta la sim card, una scelta alquanto inusuale in un momento così difficile in casa dei familiari di Marilena, sconvolti dalla scomparsa della loro congiunta. Vito Clericò, inoltre, aveva fatto sparire la scheda dal telefono per timore che gli inquirenti potessero accertare la non corrispondenza delle sue dichiarazioni sulla telefonata che aveva detto di aver ricevuto dalla vittima.

 

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 14 Settembre 2017
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