Pedemontana, a che punto sono le compensazioni per i Comuni
Vanno avanti gli accordi con i diversi Comuni interessati dalla grande opera. "Sperando che la società non fallisca"
A che punto sono gli interventi di compensazione ambientale di Pedemontana? Otto sono i Comuni del Varesotto che hanno già firmato la convenzione, mentre due (Morazzone e Cislago) stanno definendo gli interventi. È una fase importante, perché bisogna portare a casa l’effettivo risultato, che in alcuni casi già si iniziano a vedere.
«Sperando che nel frattempo Pedemontana non fallisca», si lascia sfuggire qualche sindaco. Perché in ballo c’è sempre la situazione complessa della società Pedemontana Lombarda, su cui pende la spada di Damocle della richiesta di fallimento, in esame alla sezione apposita del Tribunale di Milano.
Anche per questo alcuni Comuni hanno lavorato per ottenere direttamente le risorse, assumendosi poi direttamente la responsabilità di realizzare le opere.
A Morazzone la sottoscrizione della convenzione dovrebbe arrivare al massimo entro fine anno (il testo è condiviso e si stanno definendo dettagli). «Siamo in fase di sottoscrizione» spiega il sindaco Matteo Bianchi. L’accordo prevede opere per 265mila euro, concentrati sulle aree verdi nella zona tra via Caronaccio e l’oratorio del paese, a ridosso di via Leonardo Da Vinci. Un nuovo parco, con «interventi di illuminazione, parco giochi per bambini e area cani che ridaranno un senso a quest’area ai margini del paese». La convenzione deve essere sottoscritta dal consiglio comunale: «Questione di settimane, ormai» risponde il sindaco quando si chiedono i tempi. «Credo che possa andare nel prossimo consiglio o comunque prima di Natale».
L’area nel centro di MorazzonePiù articolata la situazione invece a Cislago, dove sono previste la ricostruzione del centro sportivo e la realizzazione di un’area verde attrezzata. Il sindaco Cartabia ha spiegato con una dettagliata nota lo stato di avanzamento della convenzione, rispetto ai due diversi “capitoli” dell’intervento.
Altro Comune che ha fatto passi avanti è Lozza, piccolo paese interessato però in maniera pesante dai lavori e dalla nuova infrastruttura della tratta della “Tangenziale di Varese”. «La convenzione è già sottoscritta, abbiamo condiviso i progetti e stiamo andando avanti» spiega il sindaco Giuseppe Licata. In questo caso gli interventi prevedono ciclopedonali atrezzate intorno al paese e un intervento sull’asse ciclabile sovracomunale Malnate-Castiglione Olona (prolungamento dell’esistente pista della valle Olona che risale da Castellanza per oltre venti chilometri). Un tracciato «che non passa non direttamente da Lozza ma ha un grande valore anche per noi».
I tempi? Il progetto del primo lotto è già stato consegnato, «contiamo di chiudere nel prossimo anno».
Quanto agli altri che invece hanno già sottoscritto da tempo, si sta procedendo. Il che significa che in parte gli interventi sono già realtà, in parte si vanno definendo. Prendiamo ad esempio Cassano Magnago, che ha sottoscritto nel novembre del 2016. Qui sono stati completati i lavori di sistemazione (313mila euro) sull’area verde della Boza, un’area umida e di passaggio per gli stormi di migratori, che di fatto costituisce anche un parco urbano. L’altro progetto invece è il “Parco di città”, che invece è ancora in itinere. L’idea è un parco urbano a ridosso della zona del cimitero, tra le vie Pacinotti, Bramante e San Pio X (nella zona passa anche il torrente Rile). Qui c’è un mosaico di terreni a prato e campi che fa capo a un gran numero di proprietari diversi: «La novità è che Pedemontana ci darà le risorse e le gestiremo direttamente noi» dice il sindaco Nicola Poliseno. «Pedemontana esercita a questo punto solo i titoli espropriativi, ma poi li definiremo noi. Obbiettivo è trovare l’equilibrio migliore tra i soldi da spendere per le aree e quelli per la sistemazione dell’area».
Un’idea del futuro Parco di Città a CassanoPoi ci sono gli altri Comuni, che avevano chiuso quest’anno l’accordo. Ad esempio Gorla Maggiore ha sottoscritto nel 2017 e prevede lavori per 286mila euro, con riqualificazione dell’area attorno alla chiesa di San Vitale con la creazione di una nuova area verde attrezzata.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su "I miracoli del personale non bastano". Riflessioni in pronto soccorso in attesa di una sutura
mariocas su Sottopassi ancora allagati a Busto Arsizio. Perchè qualcuno ci finisce sempre dentro?
elenera su Alberi secolari? "Ecoballe, cinquant'anni fa lì c'erano campi"
ccerfoglia su Sottopassi ancora allagati a Busto Arsizio. Perchè qualcuno ci finisce sempre dentro?
Felice su Sottopassi ancora allagati a Busto Arsizio. Perchè qualcuno ci finisce sempre dentro?
Felice su Alberi secolari? "Ecoballe, cinquant'anni fa lì c'erano campi"
Chiamiamole pure compensazione, ma forse sarebbe meglio dire ricatto, si quel ricatto che glie enti locali possono perpetrare sulle opere di pubblica utilità rendendole poi antieconomiche, con percorsi assurdi o quant’altro. Opere su cui a decidere dovrebbe essere lo Stato senza ingerenze e campanilismi. Compensazioni….. il semplice fatto di ridurre il traffico attraversante i centri abitati dovrebbe esseree considerato una compensazione