Tre secoli di credito cooperativo. La storia siamo noi
Giovedì 5 ottobre (inizio ore 20 e 45) all'auditorium Don Besana Iccrea Banca e Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate si confrontano sul futuro del nuovo gruppo bancario unico

L’occasione è quasi storica. Per la prima volta i vertici del nuovo gruppo bancario cooperativo si confrontano pubblicamente con una Bcc locale. Si inserisce in questo contesto il convegno che la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate propone giovedì 5 ottobre in occasione dei festeggiamenti per i propri 120 anni di fondazione. Nell’auditorium don Besana di Busto Garolfo (via Manzoni, 50) sono attesi il presidente e il direttore generale del gruppo bancario cooperativo Iccrea, rispettivamente Giulio Magagni e Leonardo Rubattu, per dibattere sul tema “Il Credito Cooperativo a cavallo di tre secoli”. Con loro, sul palco, il presidente e il direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi e Luca Barni, in una serata moderata dal vice direttore del Tg5 Giuseppe De Filippi.
«In una fase cruciale della riforma del Credito Cooperativo, è necessario guardare alle origini e rileggere la strada che si è fatta per delineare il futuro prossimo», premette il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi. «È indubbio che la riforma che stiamo vivendo rappresenti una vera rivoluzione per il mondo della cooperazione del credito. Quasi un passaggio epocale al quale prepararsi con la massima attenzione. Per una piccola banca che ha mosso i primi passi a Busto Garolfo nel 1897 e che è cresciuta e si è sviluppata muovendosi sempre tra l’Altomilanese e il Varesotto, è sicuramente un passaggio importante. Lo scopo di questo convegno è comprendere meglio quali saranno gli scenari futuri entro i quali muoversi per non venire meno ai principi di mutualismo, solidarietà e vicinanza al territorio che sono l’anima di ogni Bcc. Alla nostra chiamata ha risposto Iccrea, il gruppo bancario al quale abbiamo dato la nostra preadesione con l’assemblea dei soci del maggio scorso. Si tratta di un’assoluta prima volta: il primo confronto pubblico tra i vertici nazionali e una Bcc».
I temi sul tavolo sono molti. Non solamente in termini di assetto, ma anche di autonomia, argomento particolarmente caro a tutte le Bcc. Se da una parte la riforma del Credito Cooperativo (Legge n. 49/2016) ribadisce e tutela l’identità e il ruolo delle Bcc quali banche di territorio a mutualità prevalente – confermando che le comunità resteranno dunque proprietarie delle loro banche cooperative mutualistiche -, il grado di autonomia viene correlato al grado di rischiosità di ciascun istituto. «In quest’ottica – sottolinea il direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Luca Barni -, il lavoro che abbiamo fatto nell’ultimo periodo è stato proprio volto a presentarci all’appuntamento della riforma quale banca solida, ben patrimonializzata e affidabile».
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