Conclusi con successo i restauri in Collegiata
L’Annunciazione attribuita ad Apollonio di Giovanni è tornata nelle sale espositive ed è terminato il restauro del portale e della torre di ingresso alla Rocca
Anche nel 2017 il Museo della Collegiata è stato impegnato in importanti campagne di restauro e valorizzazione del proprio patrimonio. Anzitutto è tornata nelle sale espositive dopo un lungo intervento, affidato alla ditta ICSA, l’Annunciazione attribuita ad Apollonio di Giovanni, pittore e miniatore che a Firenze condusse una delle più famose botteghe specializzate nella decorazione di cassoni nuziali e deschi da parto.
«Il restauro ha esaltato l’alta qualità dell’opera e la finezza dei dettagli – spiegano dalla Collegiata – quali le ombre dell’equilibrata architettura, ispirata a celebri esempi del primo Rinascimento fiorentino; i minuscoli capilettera miniati sul libriccino della Madonna; il Bambino Gesù che, tra il Padre e la colomba dello Spirito Santo, scende verso la Vergine, secondo una rara iconografia. L’operazione è stata resa possibile grazie ai proventi della vendita del libro “Castiglione Olona. Nella storia e nell’arte” di Eugenio Cazzani, ristampato grazie all’intuizione del rag. Flavio Limido e al contributo di CELSA. Questo restauro è stato anche oggetto di studio per un significativo gruppo di studenti dei progetti di Alternanza Scuola Lavoro attivi presso il Museo, provenienti dal Liceo Marie Curie di Tradate».
«Operazione più impegnativa è stata, invece, il restauro conservativo del portale e della torre di ingresso alla Rocca, progetto dell’arch. Ovidio Cazzola realizzato dalla ditta Gasparoli Restauri, con il quale si è provveduto ad una generale ripulitura dei materiali lapidei, al consolidamento e all’integrazione dei mattoni e dei conci. Si è così dato nuovo decoro all’accesso al complesso della Collegiata e nello stesso tempo si è valorizzato il significativo avanzo della rocca fortificata, posta a presidio strategico della sottostante valle dell’Olona, le cui prime notizie sicure risalgono all’XI secolo. Ciò che rimane racconta un’appassionante storia di lotte, assedi, distruzioni, alla quale il cardinale Branda Castiglioni aggiunse un capitolo essenziale quando, seicento anni fa, decise di costruire sulle sue rovine una nuova chiesa, quale fondamentale tassello della trasformazione del borgo di Castiglione Olona nella prima città ideale del Rinascimento italiano».
«Un altro passo importante è stato compiuto – dichiara il Direttore del Museo, Dario Poretti – “il ripristino delle zone di accesso al Museo restituiscono un’immagine rinnovata alla nostra ospitalità. Desideriamo continuare questo percorso: nei prossimi mesi presenteremo al pubblico questi interventi portati a compimento ed altri che abbiamo in animo di realizzare per il 2018».
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