Consiglio comunale il 5 marzo per votare la sfiducia alla Bertuletti

Lavori convocati il giorno dello spoglio elettorale e alle 17.30. Volantino delle minoranze e del comitato "Oltre Bertuletti" per invitare la cittadinanza a partecipare

La nuova Piazza Galvanigi di Gazzada

La mozione di sfiducia al sindaco Cristina Bertuletti arriva in consiglio comunale, convocato in un uno dei giorni “più caldi” dell’anno. L’assemblea si riunirà lunedì 5 marzo alle ore 17,30: in pieno spoglio elettorale e in orario di lavoro.

L’obiettivo è abbastanza chiaro, rendere complicata la partecipazione al pubblico, ma forse anche ai consiglieri.

La sfiducia nasce da una serie di episodi che hanno portato i consiglieri di minoranza, ed alcuni di maggioranza, a prendere le distanze dal primo cittadino di Gazzada Schianno.

L’ultimo caso, forse il più eclatante, risale alla fine di gennaio quando Cristina Bertuletti pubblicò un post sul suo profilo facebook in cui sbeffeggiava chi la invitava a onorare il Giorno della Memoria. 

Lo “stile” del post era quello classico del sindaco: volgare e un po’ grezzo «Visto che è il giorno della memoria, ricordate di andare a pijarlo in c…». Immediata la reazione delle minoranze, dell’Anpi, anche dei docenti dell’istituto comprensivo  di Gazzada Schianno ma anche della Lega, il partito cui aderisce il primo cittadino.

La richiesta di dimissioni è stata da subito “respinta al mittente” ed ora arriva in consiglio comunale.
La data però, come si diceva, non è delle migliori e il comitato spontaneo “Oltre Bertuletti” e le minoranze in consiglio comunale hanno distribuito un volantino in cui si chiede alla cittadinanza di partecipare in massa ai lavori del consiglio comunale il 5 marzo.
La locandina riporta i post della Bertuletti e si apre con una frase di Fabrizio De Andrè: «Anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti»:
«Questo voi – si legge – è rivolto alla maggioranza del Consiglio Comunale di Gazzada Schianno. Prendete le distanze solo a parole da queste infamie equivale a rendersene complici».
«Noi cittadini indignati da un tale sindaco chiediamo perciò a Marco Maffiolini, vicesindaco, Stefano Frattini, assessore, Renato Malnati assessore, Silvia Lo Russo assessore, Francesco Beati, consigliere, Antonio Crugliano, consigliere, e Domenico Premoli, consigliere, di votare la mozione di sfiducia proposta dalle minoranze e dal consigliere Giovanni Brusa, mettendo così fine in maniera chiara, semplice e netta a comportamenti che da voi vengono considerati, in maniera ipocrita, mali minori rispetto alla possibilità di mantenere le vostre cariche».
E il volantino si chiude con un richiamo ad assumersi le proprie responsabilità, non fosse altro per dare un esempio alle nuove generazioni del paese.
Il 5 marzo sarà il “giorno della verità”.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Febbraio 2018
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