Troppo caldo, troppo presto: scorte d’acqua a rischio
Le temperature elevate di questi giorni stanno sciogliendo troppo velocemente la neve. Ogni secondo nel Lago Maggiore entrano 200mila litri di acqua di acqua in più rispetto alla media del periodo

Fa troppo caldo e lo sta facendo troppo presto. Il clima di questi giorni se da un lato è l’ideale per le prime scampagnate della stagione, dall’altro è un incubo per le scorte idriche. Il livello alto degli invasi o i torrenti e fiumi impetuosi non devono infatti trarre in inganno perchè quell’acqua è tutta neve che si è sciolta, ma che lo ha fatto troppo presto. Un problema che mette a rischio quella scorta di (abbondante) neve che è caduta questo inverno e che potrebbe non bastare nei prossimi mesi.
Negli ultimi giorni per raggiungere la soglia dello zero termico in montagna bisogna salire molto in alto, fino ad oltre i 3.000 metri. Un’anomalia, in questa stagione. Ad esempio la temperatura massima media per la provincia di Varese ad aprile dovrebbe essere di 17/18 gradi mentre oggi la colonnina di mercurio è una decina di gradi più in su. Questo significa che la neve accumulata sui monti si scioglie ad un ritmo molto superiore alla norma.
Per capire la vastità del fenomeno basta guardare il Lago Maggiore. Dal 1942 ad oggi l’afflusso medio di acqua nel bacino in questo periodo è di 322 metri cubi di acqua al secondo, ma oggi sono stati toccati i 589. Questo significa che ci sono circa 200.000 litri di acqua in più che entrano nel lago, ogni secondo. Una quantità enorme che però il Verbano è capace di immagazzinare molto bene (in ogni centimetro di altezza del lago ci stanno 2 miliardi di litri, ndr), ma entro un certo limite.
Perchè qui si apre un’altra partita, quella della quantità massima invasabile. La neve che si sta sciogliendo precocemente rischia infatti di venir sprecata, cosa che effettivamente sta già succedendo. Il livello del Lago Maggiore è infatti ad una manciata di centimetri dal limite massimo di regolazione estiva, fissato (non senza polemiche) ad 1.25 metri sopra lo 0. Una soglia che in realtà si sarebbe già raggiunta se nel Ticino non si riversasse una quantità di acqua molto più elevata rispetto alle medie del periodo. Ma tutta questa abbondanza ora potrebbe presentare il conto nei prossimi mesi se –come ormai succede dal 2014– l’estate sarà poco piovosa.
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