Soffre, suda e traballa. E alla fine la Openjobmetis vince ancora

La squadra di Caja fatica a ingranare e non riesce a dare la spallata a una Brindisi coriacea, ma il finale è ancora vincente: settimo successo consecutivo (69-65). Si resta in zona playoff

Openjobmetis Varese - Happy Casa Brindisi 69-65

Vincere era fondamentale, e vittoria è stata per la Openjobmetis, capace di superare anche l’ostacolo Brindisi, all’apparenza il più semplice in questa esaltante volata playoff, ma nella realtà duro come l’ebano per una Varese stanca e meno solida di altre volte. Vincere era fondamentale perché dagli altri campi stavolta non sono arrivati regali, anzi: Sassari ha sbancato Avellino, Cremona ha battuto Brescia, la Virtus si è ripresa a Pistoia. Insomma, i due punti erano più necessari che mai, e pazienza se la lancetta della riserva ha fatto segnare un “rosso” pesantissimo.

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Openjobmetis Varese – Happy Casa Brindisi 69-65 4 di 25

Varese ha trovato ugualmente la benzina necessaria a incanalare la partita nella propria direzione, aggrappandosi a due monumenti come il Cain e l’Avramovic di stasera, spremendo il più possibile da Dimsa e Natali, sfruttando la sapienza di Vene e i rari sprazzi di Larson. Insomma, i biancorossi hanno ottimizzato le risorse a propria disposizione e, pur tremando per la rimonta finale dei salentini trascinati da Smith (fortuna che non si sia svegliato prima), hanno tagliato il traguardo per primi.

Fondamentale la difesa, come ha sottolineato Caja nel dopo gara: «Quando hai dei valori e dei meccanismi a cui fare riferimento, passi indenne anche serate difficili in attacco». Nulla di più vero: quando la Openjobmetis ha dovuto girare la partita ha iniziato da dietro, stringendo le maglie sul finire del secondo periodo e ingabbiando Brindisi nel terzo quarto, trovando così nuova fiducia anche dal punto di vista offensivo. Il +12 guadagnato in quei frangenti è stata la conferma che, anche traballando, si poteva vincere e così è stato. Ma Varese non ci sta a passare per bollita. «Non ci sono problemi di tenuta garantisce Caja – solo una settimana anomala per il caldo e perché non ci siamo allenati qui a Masnago». E se lo dice lui, dopo sette vittorie consecutive, non possiamo che crederci.

 COLPO D’OCCHIO

I quasi 4.700 tifosi presenti a Masnago “valgono ancora di più” di quelli, quasi 5.000 di due settimane fa. Senza giornata dell’abbonato, senza prevendite online e senza tifosi ospiti a rimpinguare il totale delle presenze, la cornice del PalA2a è davvero “totale”. L’abbraccio ai biancorossi si trasforma in boati, la presenza di Frank Vitucci sulla panchina ospite è salutata da un misto di fischi e applausi. In parterre anche gente di sport come Ivan Basso, Sara Bertolasi o Joe Isaac, ma anche l’ex governatore della Lombardia, Maroni.

PALLA A DUE

Se Varese è sempre senza Wells, che probabilmente non rientrerà, Brindisi deve fare a meno di Nic Moore e non lo può rimpiazzare perché ha esaurito i tesseramenti. C’è invece Tepic, non al meglio. Caja parte con il quintetto di sempre ma ritaglia più spazio all’ultimo arrivato Dimsa, con il passare dei minuti. Vitucci mette Giuri nello starting five e tiene Mesicek di scorta per dare la scossa dalla panchina.

Openjobmetis Varese - Happy Casa Brindisi 69-65

LA PARTITA

Troppo brutta per essere vera, la Openjobmetis del primo periodo. Quattro punti nei primi 5′, otto alla prima sirena con Brindisi che inizia ammaccando i ferri ma poi, forse rinfrancata dagli errori biancorossi, si porta a casa il suo onesto 8-13 della pausa al 10′.
Il secondo periodo è migliore ma proprio di poco, con Varese che inizia a sbocciare solo nel finale: in attacco la OJM non ha idee, e due dei suoi leader – Okoye e Larson – o sbagliano o si nascondono. Gli ospiti toccano il +7, trovano i punti di Tepic, poi però si trovano di fronte una difesa biancorossa salita di tono. Con Cain nei panni del bomber, Varese rosicchia fino al -2 di metà parita, 25-27.
Dopo l’intervallo si vede un’altra Openjobmetis, la copia bella, la squadra che ha battuto un po’ tutti in questi tre mesi. Finalmente entra qualche tripla, mentre la retroguardia continua a produrre; Caja trova un Natali subito caldo, benedice i soliti Cain e Avramovic e si ritrova di colpo avanti in doppia cifra, 49-37.

IL FINALE

Ma stasera, davvero, Varese non ha sufficiente benzina per impennare fino al traguardo. Certo, si entra nella “zona Larson” e il play – fino a lì quasi trasparente – trova il modo di lasciare il segno anche stavolta (8 punti nell’ultima frazione) e ridà il +10 dopo un primo break ospite. La Happy Casa però non è mai morta, resta in scia sorniona e si affida a Smith che risponde presente: a Varese non bastano alcuni rimbalzi d’attacco importanti, o meglio, servono ma solo per muovere il punteggio qua e là. Gli ultimi 2′ sono di passione: Brindisi non sbaglia praticamente nulla e a pochi “metri” dall’arrivo risale a -4 e poi anche a -2. La lunetta però premia Avramovic (poco prima Larson ha fatto 1 su 2) e i liberi del serbo fanno urlare di liberazione tutto il palazzetto. In piedi ad applaudire una vittoria esteticamente brutta, ma proprio per questo bellissima.

OPENJOBMETIS VARESE – HAPPY CASA BRINDISI 69-65 (8-13, 25-27; 49-37)

VARESE: Larson 10 (3-5, 1-4), Avramovic 21 (5-10, 1-5), Okoye 4 (2-5, 0-5), Vene 7 (2-4, 1-2), Cain 17 (8-10); Natali 6 (1-2 da 3), Tambone (0-1, 0-1), Delas 2 (1-1), Ferrero (0-3), Dimsa 2 (1-2, 0-1). Ne: Bergamaschi, Seck. All. Caja.
BRINDISI: Giuri 6 (0-3, 2-8), Suggs 7 (3-8, 0-3), Smith 16 (3-5, 2-4), Tepic 8 (4-7, 0-5), Lydeka 8 (3-7); Mesicek 16 (3-4 da 3), Cardillo (0-1 da 3), Iannuzzi 4 (1-5). Ne: Sirakov, Donzelli. All. Vitucci.
ARBITRI: Baldini, Borgioni, Calbucci.
NOTE. Parziali: 8-13, 25-27; 49-37. Da 2: V 22-41, B 14-35. Da 3: V 4-20, B 7-25. Tl: V 13-17, B 16-22. Rimbalzi: V 46 (10 off,, Cain 12), B 34 (7 off., Lydeka 7). Assist: V 15 (Avramovic, Vene 3), B 11 (Suggs. Smith, Giuri 3). Perse: V 16 (Avramovic, Cain 3), B 12 (Smith 4). Recuperate: V 8 (Avramovic, Vene, Okoye 2), B 8 (Smith 3). Usc. 5 falli: nessuno. Spettatori: 4.694. Incasso: 63.175.

CLASSIFICA (dopo 28 giornate): Venezia 44; Milano 42; Brescia 38; Avellino 36; Trento 34; VARESE, V. Bologna, Cantù 30; Sassari, Cremona 28; Reggio Em., Torino 24; Pistoia 18; Pesaro 14; Capo d’Orl. 12.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 29 Aprile 2018
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