La Lega riapre la “questione Canziani”

il commissario Gambini, il consigliere comunale Binelli e il consigliere regionale Monti intervengono sulla decisione di abbattere la scuola, già approvata in consiglio comunale. La risposta del consigliere PD Luca Paris

Alunni e genitori salutano la Canziani

La Lega di Varese raccoglie le parole del comitato MiaCanziani e si schiera contro il progetto, appena votato dall’amministrazione comunale di centrosinistra, di abbattere la storica struttura scolastica.

«Sarebbe una grave perdita per la Città e per la sua storia – commenta il neo Commissario della sezione della Lega di Varese, Andrea Gambini -, in qualunque città privare un quartiere di un importante servizio fondamentale, e stiamo parlando dell’istruzione per i più piccoli, rappresenta un segnale negativo che comporta, come conseguenza, un impoverimento per la cittadinanza. In una realtà come Varese questo vale ancor di più, perché la particolarità della Città Giardino è quella di essere una città policentrica, articolata sui rioni e sulle castellanze. Eliminare una scuola e tutta la sua storia, raderla al suolo è indicativo del rispetto che questa amministrazione ha nei confronti della Città e dei Varesini».

BINELLI: «UN’AMMINISTRAZIONE CHE ABBATTE UNA SCUOLA NON AVVENIVA DAGLI ANNI OTTANTA»

Il Capogruppo della Lega in Consiglio comunale, Fabio Binelli, è poi entrato nei dettagli del progetto di abbattimento, contro il quale lui e gli altri Consiglieri leghisti si sono opposti, proprio in consiglio.

«L’amministrazione ha inserito la demolizione della scuola nell’ambito del progetto di realizzazione di nuovi impianti e stabili in via Marzorati, da parte della Robur et Fides, progetto che coinvolge anche la Cooperativa L’Anaconda per offrire nuovi spazi ai disabili. Un progetto meritevole – spiega Binelli – Noi abbiamo proposto un emendamento per utilizzare gli oneri di questo progetto in un altro modo, anziché per demolire la Canziani. Abbiamo avanzato due proposte: la riqualificazione dell’edificio stesso della Canziani, o, qualora i fondi non fossero sufficienti, la sistemazione del campo sportivo tra via Marzorati e via Cesare da Sesto, sempre nel quartiere. Emendamento che il centro sinistra ha respinto».

Binelli sottolinea come «eliminare una scuola è un duro colpo per un quartiere. Quando eravamo noi ad amministrare, nel momento in cui siamo stati costretti a chiudere una scuola, abbiamo sempre cercato di riempire la struttura vuota con nuove funzioni: è avvenuto ospitando scuole private, oppure associazioni radicate sul territorio. Ma che un’amministrazione comunale abbattesse una scuola non avveniva dagli anni Ottanta. Ed ai tempi si trattava della scuola Pellico, che sarebbe comunque stata trasferita in una nuova sede, nel frattempo già realizzata».

Infine, Binelli aggiunge che «il parco che verrebbe realizzato dove si trova la Canziani, sorgerebbe in una posizione isolata. E sappiamo bene che i parchi pubblici possono avere gravi rischi di ordine pubblico se sono in posizioni isolate. Il quartiere quindi perderebbe un servizio e correrebbe il rischio di veder sorgere il degrado».

Va ricordato, comunque, che in consiglio Comunale il progetto è già stato approvato con 22 voti favorevoli, 3 astenuti e 3 contrari: questi ultimi sono quelli dei consiglieri della Lega.

Approvato il progetto Robur/Anaconda: ma la demolizione della Canziani fa discutere

 

MONTI: “SINDACO E GIUNTA DIANO SPIEGAZIONI”

Contro l’abbattimento della Canziani si schiera anche il consigliere regionale della Lega, Emanuele Monti: «La giunta Galimberti vuole abbattere la scuola Canziani per far posto ad un parco, utilizzando gli oneri di urbanizzazione per un’opera di ampliamento di un privato – spiega Monti – Alle famiglie e agli alunni non ci pensa nessuno? Abbattere una scuola per fare un parchetto in favore di un’opera di un privato non penso sia l’obiettivo che debba perseguire una giunta comunale. Che il Sindaco e la giunta diano delle spiegazioni».

Il Consigliere regionale Monti ricorda che si era già mosso da tempo, insieme ai giovani della Lega, di fatto fin dall’inizio di questa vicenda, a difesa della scuola. «Avevo incontrato i genitori già l’anno scorso – ricorda l’esponente leghista – avevamo fatto un sopralluogo, insieme ai ragazzi del MGP, chiamati sempre dal Comitato genitori. È stata scandalosa la chiusura della scuola ed è scandalosa, ora, la demolizione, perché va a togliere la possibilità dei genitori e delle famiglie di fruire di un servizio importante a pochi passi dalla propria abitazione. Il diritto di andare a scuola a piedi è un diritto che come Lega, con Fontana Sindaco, abbiamo difeso per anni, facendo delle battaglie di bilancio per riuscire a tenere aperta la stragrande maggioranza delle scuole di Varese».

«La giunta Galimberti invece si è mossa nella direzione opposta a quella che aveva tracciato la Lega – conclude Monti -. Il centrosinistra ha infatti adottato la strategia di chiudere plessi scolastici, per introitare oneri di urbanizzazione e non per difendere le politiche per la famiglia e per il sociale. Queste ultime erano quelle che, paradossalmente, Galimberti sosteneva di voler difendere durante la campagna elettorale».

LA RISPOSTA PD: “BUSTO NON HA NULLA DA INSEGNARE A VARESE IN FATTO DI SCUOLE: Lì LE SCUOLE CROLLANO»

La risposta del PD non si è fatta attendere. A fornirla è stato Luca Paris, presidente della commissione urbanistica. «Il neo commissario della lega che ha defenestrato Carlo Piatti, dopo aver attaccato (senza neanche conoscerne i contenuti) il progetto stazioni della giunta Galimberti, progetto che finalmente troverà attuazione dopo decenni di promesse della lega, difende la scuola Canziani – ha commentato Paris – Scuola che in ragione della inidoneità statica acclarata da tecnici strutturisti (e ben piu qualificati di questo personaggio comparso nella vita politica cittadina) ha indotto la giunta Galimberti a chiuderla e trasferire gli alunni in una scuola più sicura».

Secondo Paris questa presa di posizione stupisce perché: «Lezioni sulle scuole dal bustocco commissario leghista la citta’ di Varese non ne vuole: poco tempo fa Busto Arsizio e’ stata al centro di un episodio che ha visto 3 bambini feriti in una scuola e il trasferimento di tutti gli alunni in luoghi di fortuna sino al termine dell’anno scolastico. Ma invece che apprezzare l’attenzione per la sicurezza dei bambino, la Lega pensa solo a fare campagna elettorale, fregandosene della sicurezza. La Lega doveva pensare alla Canziani e alle altre scuole cosi come alle Stazioni nei decenni in cui e’ stata al governo della città, ed invece il nulla.Tali sparate sono state fatte cinicamente per conquistarsi un titolo di giornale in più dimostrando da subito che di Varese e dei varesini non gliene frega nulla. Per lui sono voti e non persone».

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 05 Maggio 2018
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