La giravolta a 5 stelle, dalla piazza contro Mattarella alla festa per il Governo
Il pullman allertato per la partenza alle 7 del mattino di sabato 2 giugno da Buguggiate alla volta della Capitale non ci sarà. Il deputato Invidia: "ora festeggiamo il nuovo Governo"
La giravolta politica che in una settimana ha portato il Movimento 5 Stelle dal chiedere l’impeachment del Presidente della Repubblica al giuramento di Governo davanti al presidente stesso è sublimata dal cambio di rotta della manifestazione indetta il 2 giugno a Roma.
Quella che era nata come una mobilitazione per il voto popolare dopo la decisione del Presidente Sergio Mattarella si è ora trasformata in una sorta di festa per salutare il nuovo Governo.
L’iniziativa era stata lanciata da Luigi Di Maio all’indomani del naufragio dell’incarico a Giuseppe Conte per la formazione del Governo di M5s e Lega. Il capo politico aveva invitato alla mobilitazione di piazza il 2 giugno per dire che «il voto popolare conta».
Una mobilitazione «non contro il Quirinale», seppur nel suo video Di Maio si era pronunciato così: «quali valori ha inteso garantire il Capo dello stato? Nessuno. Non ci volevano. Ora dicono che non si può fare l’impeachment ma non è vero: la messa in stato d’accusa del Presidente si può fare, serve la maggioranza per portarlo a processo davanti alla Corte costituzionale».
Quelle parole avevano portato in piazza alcuni militanti del movimento anche a Varese nella serata di domenica e di lunedì. Mercoledì 30 maggio Niccolò Invidia, deputato del Movimento 5 Stelle, aveva diffuso un comunicato per l’organizzazione della mobilitazione da Varese: “in seguito a quanto accaduto negli scorsi giorni – diceva il deputato -, invito tutti i cittadini di Varese e provincia ad unirsi alla mobilitazione nazionale del 2 giugno a Roma per rivendicare il diritto a decidere sul nostro futuro e sul nostro governo. Facciamoci sentire”.
Un pullman era stato allertato per la partenza alle 7 del mattino di sabato da Buguggiate alla volta della Capitale. Ma quello stesso giorno Di Maio aveva già innestato la retromarcia: sparito l’impeachment, con il Presidente Mattarella si doveva, invece, tornare a collaborare.
Quello che è successo dopo è cronaca di queste ore. Spostato il professor Savona in un’altra casella il Governo è pronto a partire.
«Non c’è più bisogno di indignazione – spiega ora il deputato Invidia -. Ora quella a Roma sarà una manifestazione per la celebrazione del nuovo Governo. Per la soluzione della crisi va ringraziato Di Maio che ha scelto di non demordere ed è riuscito a fare il Governo».
Il pullman in partenza da Buguggiate non serve più.
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