II premio dedicato a Furia e i sassolini del vicesindaco Zanzi
Alla presentazione dei vincitori dei premi Ecologia e Pavan, il vicesindaco non risparmia alcune frecciatine al settore della Cultura
«Il premio dedicato a Salvatore Furia vivrà in futuro, indipendentemente dagli altri eventi». Il vicesindaco di Varese Daniele Zanzi, presentando il vincitore della seconda edizione di un premio rilanciato dopo vent’anni di oblio, richiama velatamente le difficoltà del progetto culturale Nature Urbane voluto da un assessore alla cultura di cui non si hanno più notizie.
Zanzi non fa alcun cenno specifico alla lunga assenza dalle scene comunali del collega Cecchi, ma ci tiene ad assicurare il futuro di quel premio che si è dotato di un regolamento così strutturato da permettergli vita autonoma. Fu Salvatore Furia nel 1973, ad avviare una tradizione per dare un riconoscimento a chi si fosse impegnato nelle scienze ambientai e naturalistiche, una passione condivisa dall’attuale vicesindaco Zanzi.
Insignito dell’onorificenza sarà, domani 22 settembre, il direttore del Museo di Trento Muse Michele Lazinger, il cui merito principale è quello di aver ereditato una struttura vecchia e stantia e di averla rilanciata facendola diventare il più nuovo museo italiano dedicato alla scienza, alla natura e alla società, un luogo di cultura che strappa ogni anno 654.000 biglietti: «Mentre i nostri musei civici riescono a malapena a venderne 65» ha commentato ulteriormente Zanzi con un pizzico di ironia davanti ai risultati del patrimonio museale varesino.
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