“Non li abbandoniamo”: la Provincia accoglie 160 studenti “senza dote”
La Regione concede fondi contingentati per la formazione professionale dei ragazzi. Villa Recalcati e l'Agenzia formativa si fanno carico di chi rimane escluso

Centosessanta ragazzi “ignorati” dal sistema di formazione. È il piccolo esercito che l’Agenzia formativa della Provincia di Varese ha deciso di gestire oltre i suoi 1400 studenti “regolari”. Si tratta di ragazzi, in gran parte con storie di fallimenti alle spalle, che il sistema regionale ha deciso di non prendere in carico: le risorse limitate escludono gli ultimi.
« Come Provincia di Varese, così come tutte le altre province – ha spiegato il consigliere Paolo Bertocchi – abbiamo deciso di accollarci i costi della loro educazione e formazione. Non stiamo parlando di cifre di poco conto: la Regione stanzia per ogni alunno della formazione 4500 euro di dote. Se moltiplichiamo quei fondi per 160 si capisce il grande sforzo che enti e scuole stanno facendo per far quadrare i conti».
Il problema sta nel doppio canale parallelo della formazione: da una parte c’è l’istruzione professionale, finanziata dal Ministero che continua a perdere iscritti. Dall’altra esiste il canale della formazione professionale regionale: è qui che si stanno registrando continue domande di iscrizione nonostante i fondi rimangano bloccati. « È un paradosso – commenta il direttore dell’Agenzia Millefanti – a fronte di un canale che sarebbe comunque finanziato, quello statale, ma in costante emorragia, dall’altro c’è l’offerta regionale blindata dal budget preciso e non sforabile. In questa situazione, il soggetto debole è il giovane, spesso disilluso e demotivato, che rischia di perdersi completamente».
La riforma dell’istruzione professionale dovrebbe bloccare il continuo travaso di ragazzi in obbligo verso il canale regionale. Ma solo la prossima tornata di iscrizioni darà indicazioni sulla reattività di un modello di scuola in grandissima difficoltà.
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