Il premio Furia assegnato al direttore del Museo di Trento
II vicesindaco Zanzi presenta i vincitori dei premi Furia e Pavan e assicura: "Il premio vivrà in futuro anche da solo"
«Un premio che ha vita propria e continuerà in futuro anche da solo». Così il vicesindaco Daniele Zanni presenta il premio Ecologia città di Varese “Salvatore Furia” , ripristinato lo scorso anno dove un ventennio di oblio, ma che oggi poggia su basi talmente solide che nulla riuscirà a fermarlo in futuro.
L’allusione al contesto di Nature Urbane è abbastanza chiara, dato che la premiazione è inserita nel programma dell’evento culturale cittadino. Il premio verrà assegnato domani, sabato 22 settembre, durante una cerimonia che inizierà alle 17.30 con la piantumazione, nel parco di Villa Mirabello, di una pianta rarissima, la Davidia involucrata, varietà sonoma, detta anche albero dei fazzoletti, il primo esemplare messo a dimora in Italia, scelta in un vivaio americano.
L’albero sarà dedicato a Michele Lanzinger, direttore del MUSE Museo delle Scienze di Trento dal 2013.
La scelta della giuria, composta da membri del Comune di Varese, della Società Schiapparalli e da ARPA Lombardia, Università degli Studi dell’Insubria, Ats e JRC di Ispra, è caduta sul manager che, in cinque anni, è riuscito a rilanciare una struttura museale un po’ vecchia e stantia in una realtà concorrente al Museo di Storia naturale di Milano, accolta una sede di grande impatto realizzata da Renzo Piano: « In un anno staccano 654.000 biglietti, non 65 come i nostri musei civici» ha rimarcato ancora Zanzi che invita la popolazione a partecipare sia alla cerimonia della messa a dimora sia alla premiazione che si terrà nel Salone estense.
Il premio fu pensato e ideato nel lontano 1973 proprio da Salvatore Furia. Fu il primo premio italiano dedicato a personaggi ed enti che si distinguevano nella promozione e tutela dell’ambiente, tramite iniziative scientifiche, di lavoro manuale e di promozione di una legislazione per la tutela ambientale italiana ed internazionale.
Nel corso della cerimonia verrà assegnato anche un secondo premio: mentre quello intitolato a Salvatore Furia è un riconoscimento alla carriera, con il premio Pavan si sostiene un giovane ricercatore che lavora nel campo dell’ecologia e dell’ambiente.
La giuria, a cui ha partecipato anche l’Università dell’Insubria, ha deciso di attribuire i 2500 euro del premio a Francesca Alice Marazzi, dottore di ricerca in Scienze presso l’Università Milano Bicocca, che ha presentato la tesi: “Growth of microalgal biomas on supernatant from biosolid dewatering”, tesi volta a valutare l’integrazione delle microalghe in impianti di depurazione con il duplice scopo di rimuovere azoto e produrre biomassa da convogliare ai digestori anaerobici.: « Abbiamo deciso di assegnare il premio a questo studio che potrebbe avere ricadute anche sul nostro territorio – ha spiegato il professor Adriano Martinoli dell’ateneo varesino – i risultati potrebbero riguardare anche il lago di Varese».
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