Tubo rotto in centro: le scuse ufficiali di Open Fiber
Dopo l'episodio della mattina del 20 settembre, che ha provocato le proteste di cittadini e commercianti, e la dura reazione del Comune, sono arrivate le scuse ufficiali

Dopo l’episodio della mattina del 20 settembre, che ha provocato le proteste di cittadini e commercianti, e la dura reazione del Comune, sono arrivate le scuse ufficiali di Open Fiber, l’azienda che sta lavorando al progetto di cablaggio in fibra ottica della città di Varese, cui fa riferimento il cantiere che ha causato il danno ai tubi Aspem dell’acqua.
Ecco il messaggio:
Questa mattina in via Giuseppe Mazzini – angolo con via Carlo Avegno – una delle imprese che sta lavorando al progetto di cablaggio in FTTH della città di Varese, mentre perforava la superficie stradale ha causato la rottura di una tubatura dell’acqua, provocando una perdita idrica e un blocco temporaneo del traffico.
L’impresa, che ha eseguito il georadar e la preventiva segnalazione dei sottoservizi e dei cavidotti esistenti, ha immediatamente allertato i tecnici di Aspem (proprietaria dell’infrastruttura), che sono subito intervenuti per riparare il guasto e riportare la situazione alla normalità. La fuoriuscita dell’acqua è stata bloccata nel giro di pochi minuti e così il traffico veicolare ha ripreso a defluire normalmente. Open Fiber si scusa con i cittadini e con i commercianti della zona per i disagi legati alla rottura della tubazione.
Il progetto di Open Fiber a Varese prevede un investimento di 12 milioni di euro interamente a carico dell’azienda per fornire a cittadini e imprese una connessione ultraveloce. Credendo fortemente nell’importanza del progetto, la società si è dotata già da tempo di una struttura di sorveglianza lavori e sicurezza cantieri sul territorio, per garantire la qualità delle lavorazioni delle ditte appaltatrici e il massimo controllo sui cantieri. L’obiettivo di Open Fiber è ridurre al minimo i disagi per la popolazione.
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