Varese, frenata brusca: la Varesina festeggia

Primo stop della squadra di Domenicali che si spegne dopo un buon primo tempo. I rossoblu segnano con Franzese e Broggi e risalgono in classifica

Verbano - Varese 1-3

Derbyno dal ripieno amaro per il Varese di Manuele Domenicali che incassa a Venegono Superiore il primo stop stagionale, al termine di una partita diventata via via più difficile, antipatica e faticosa. Tre punti persi per i biancorossi, tre guadagnati per una Varesina dall’alto tasso tecnico che ha chiuso una parentesi difficile nel giorno, forse, più atteso. 2 a 0 alla fine per i rossoblu, risultato ingiusto nella prima fase di gara quando al Varese è mancato solo il gol, ma divenuto più giusto con il passare dei minuti quando i padroni di casa hanno guadagnato campo dopo un primo tempo di marca interamente biancorossa, hanno raddoppiato e messo in ghiaccio il punteggio con la collaborazione di Nicolò Bianchi. Il terzino di Domenicali è stato espulso per una sciagurata (e sacrosanta) doppia ammonizione quando mancavano 20′ alla fine, rovinando definitivamente i piani degli ospiti.

La partita si è giocata anche sulla tattica: Spilli ha messo in campo una Varesina molto coperta e altrettanto attendista, arroccata in area anche con cinque difensori. Non è un caso quindi che il Varese abbia fatto tanto gioco, sbattendo però ogni volta contro un muro: tiri rimpallati, giocatori raddoppiati, spazi scomparsi nonostante la velocità e i dribbling di Camara, Piqueti e Scaramuzza, apriscatole designati. Occasioni che andavano comunque sfruttate meglio, come ha detto Domenicali a fine gara, e che invece hanno “fatto morale” in casa rossoblu: il Varese è stato anche bravo a rintuzzare i tentativi di ripartenza venegonesi, tranne che al 34′ quando Taino ha pescato alla perfezione (dalla sinistra) Franzese, lasciato incredibilmente solo a centro area. Gol inatteso e partita ribaltata. Anche perché prima di andare negli spogliatoi, Gestra si è divorato la rete del pareggio, mandando alta una inzuccata da pochi metri, e lì anche la gara del regista ha preso una piega negativa.

Nella ripresa, si diceva, la Varesina ha legittimato il vantaggio, mettendo la partita su un piano più agonistico: Albizzati ha retto le spallate di Vegnaduzzo, ancora molto indietro di condizione, il centrocampo di Spilli è salito di tono e guadagnato metri di campo mentre il Varese è parso troppo spesso alla ricerca di un’idea che non è mai arrivata. Domenicali, come nelle occasioni precedenti, ha sfruttato i cambi per cambiare più volte faccia alla squadra – Camara ha giocato almeno in tre ruoli, onore a lui – ma il nervosismo ha preso il sopravvento, sfociando anche in un paio di parapiglia subito sedati. Gioco spezzettato che ha favorito la squadra in vantaggio. E ancora il nervosismo è costato caro a Bianchi che, già ammonito, ha rischiato due volte il secondo cartellino prima di venire cacciato definitivamente. Domenicali ha ammesso che avrebbe dovuto sostituirlo prima, ma ha anche criticato l’arbitro che – a nostro avviso – nella circostanza non ha sbagliato decisione.

A proposito di “punture”, spiace verificare che la partita tra le due squadre stia prendendo una piega sempre più polemica e velenosa. Nulla di grave, per adesso, ma la rivalità sta crescendo e con esse una certa acredine, con la famiglia Di Caro oggetto di reiterati insulti da parte di alcuni tifosi ospiti. La cosa peggiore però appartiene a un componente dello staff rossoblu che siede in tribuna, alle spalle della panchina di Spilli: il galantuomo in questione ha iniziato la partita insultando e minacciando pesantemente un giocatore avversario – Gestra – e anche nel corso della gara non ha risparmiato urla ed epiteti agli avversari, a pochi metri da lui. Finché si tratta di un tifoso, passi, ma un membro della squadra che fa cose simili non dovrebbe circolare.

COLPO D’OCCHIO

Spalti pieni per l’atteso confronto tra l’emergente Varesina e lo storico Varese: tanti i tifosi biancorossi schierati nella tribuna ospiti (e diversi anche quelli sulle gradinate centrali), mentre i rossoblu sono sostenuti anche dal nutritissimo gruppo di ragazzi delle giovanili e dalle loro famiglie.
In campo, mister Spilli manda in campo dall’inizio Pippo Boni schierato a sinistra nella difesa a tre: la Varesina infatti si schiera con il 3-4-3 in cui Mantovani funge da playmaker e che spesso prevede di ripiegare sulla difesa a 5. Vanno in panchina il rientrante Tino e l’ultimo acquisto, la punta Niko Bianconi.
Tutto come previsto in casa biancorossa, dove l’unico ballottaggio – a centrocampo – è vinto da Conti, preferito a Etchegoyen accanto a Gestra. In avanti è Camara a fare il falso nueve: in pratica lui, Piqueti e Scaramuzza sono liberi di agire con Lercara a supporto.

Domenicali: “Troppo lenti nel costruire gioco”

IL PRIMO TEMPO

Non c’è un momento per prendere fiato durante i primi 45′ di gioco. Complici la posta in palio e un campo di dimensioni ridotte, la palla non si ferma mai e con essa i giocatori. Per la gran parte del primo tempo è comunque il Varese a fare la partita, con Conti attivo a metà campo e tutti gli avanti pronti ad accendere il turbo e a puntare l’area. In un modo o nell’altro però, la difesa di casa regge: di fatto il Varese non ha mai un tiro facile, una conclusione aperta. Decolla così il numero di calci d’angolo che però non portano a nulla, mentre Vaccarecci appare piuttosto pronto a dirigere il traffico davanti a sé e a deviare un paio di bordate di Gestra.
Al 34′ però, passa la Varesina: Taino sfugge a Lonardi – per il resto, ottimo – e crossa in area dove tra la zona di Travaglini e quella di Bianchi si apre una voragine. Franzese è quasi incredulo per la facilità della conclusione che vale l’1-0. Il Varese si riorganizza con le ali ma è Gestra a fallire da pochi metri un colpo di testa facile facile: la rete rossoblu però resta stregata.

LA RIPRESA

Parte meglio la Varesina, intenzionata a tenere gli ospiti più lontano dalla propria porta. La mossa riesce per un po’, poi il Varese alza un po’ la pressione pur non riuscendo mai a trovare Vegnaduzzo, piazzato in mezzo all’area di casa dopo aver sostituito Conti. C’è spazio anche per l’esordiente argentino Etchegoyen, dotato di un gran tiro da fuori: Vaccarecci gli nega subito il gol.
Rete che invece segna Broggi al termine di una grande azione: anticipato Travaglini, puntato Lonardi, battuto Scapolo con un tiro molto bello mentre il Varese protesta per una mancata assegnazione di una rimessa laterale nel momento in cui l’azione è partita.
Di nuovo Etchegoyen prova la bordata e trova la risposta di Vaccarecci. Poi Bianchi, già ammonito e già vicino al secondo giallo, si prende un altro cartellino e costringe il Varese a 20′ con l’uomo in meno. Troppo per una squadra che aveva già perso smalto col passare dei minuti e che alla fine non ha più idee per scardinare il bunker rossoblu.

VARESINA – VARESE 2-0 (1-0)

MARCATORI: Franzese (Vs) al 34′ pt; Broggi (Vs) al 20′ st

VARESINA (3-4-3): Vaccarecci; Menga, Albizzati, Boni (Tino dal 28′ st); Barni (Morello dal 41′ st), Martinoia, Mantovani, Taino; Broggi (Vitulli dal 22′ st), Franzese (Bianconi dal 25′ st), Cargiolli (Segalini dal 44′ st). All. Spilli. A disp.: Ghirlandi, Frigerio, De Angelis, Bellacci.
VARESE (4-2-3-1): Scapolo; Lonardi, Travaglini, Simonetto, Bianchi; Conti (Vegnaduzzo dal 5′ st), Gestra; Piqueti (Mauro dal 29′ st), Lercara, Scaramuzza (Etchegoyen dal 17′ st); Camara (Silla dal 41′ st). All. Domenicali. A disp.: Porro, M’Zoughi, Magoga, Mondoni, Moceri.
ARBITRO: Aloise di Lodi (Ghani Arsad, Bevilacqua).
NOTE. Giornata molto calda e serena, terreno in non buone condizioni. Espulso: Bianchi al 26′ st.
Ammoniti: Taino, Conti, Menga, Travaglini. Calci d’angolo: 1-8. Recupero: 1′ e 4′.

Etchegoyen parte col piede giusto, Vegnaduzzo ancora indietro

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 23 Settembre 2018
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