Le associazioni al sindaco: “Gettare per strada i sinti peggiora solo le cose”
Il sindaco aveva chiesto alle sigle di prendersi in carico le famiglie. "Ci impegniamo per tutte le famiglie ma non possono agire al posto del Comune e risolvere i problemi che Lei vuole creare"

Le associazioni gallaratesi, che si erano mobilitate per chiedere una soluzione per evitare lo sgombero del campo Sinti, scrivono al sindaco di Gallarate Andrea Cassani. Lo fanno rispondendo indirettamente anche alla lettera con cui Cassani ha provocatoriamente chiesto alle stesse associazioni di accogliere una o più famiglie del campo sinti. Le associazioni – tra cui Acli, Caritas, Anpi, sindacati Cisl e Cgil – parlano di «un’azione che non ha precedenti nella storia del Comune di Gallarate, solitamente ispirato all’accoglienza ed all’integrazione». Il sindaco ha annunciato sabato l’impegno di risorse per attuare lo sgombero.
Gallarate, 15 ottobre 2018
Egr. signor Sindaco,
in relazione alla lettera (protocollo n. 0061532 del 5/10/2018) da Lei inviata alle associazioni sullo sgombero del campo sinti, annunciato come imminente, le medesime Le inviano la presente risposta condivisa.
Ribadiamo, come abbiamo sempre sostenuto, che gettare sulla strada da un giorno all’altro con la forza pubblica uomini, donne, bambini e anziani può soltanto aggravare sofferenze e marginalità sociale, oltre ad essere contrario ai principi della nostra Costituzione che Lei, come Primo cittadino, è innanzitutto tenuto a rispettare e salvaguardare in ogni situazione riguardante cittadini e residenti gallaratesi, indipendentemente dalla loro appartenenza o identità culturale.
La nostra sensibilità sulla tematica del campo Sinti non La esime dal Suo ruolo di pubblico amministratore, che, come tale, ha la piena responsabilità delle Sue decisioni e delle conseguenze che ne derivano. Ricordiamo che lo Statuto comunale (art. 2 e 5) La impegna al rispetto della pari dignità sociale e all’assistenza di tutte le famiglie in condizioni di disagio.
A Gallarate le associazioni continuano ogni giorno, come hanno sempre fatto, ad impegnarsi concretamente nell’aiuto alle famiglie in stato di bisogno – italiane e non – ma non possono supplire alle funzioni della pubblica amministrazione né risolvere i problemi che Lei stesso intende creare con la Sua decisione di sgomberare ad ogni costo i sinti di via Lazzaretto.
D’altro canto ribadiamo la necessità e la nostra piena disponibilità ad un tavolo in cui l’Amministrazione, le associazioni, le famiglie sinti, con la mediazione del Prefetto, lavorino ad individuare soluzioni condivise, nel pieno rispetto della legalità e dei diritti di cittadinanza dei residenti di via Lazzaretto. Auspichiamo che questa proposta, avanzata da mesi dalle Associazioni, venga accolta dalla Sua Amministrazione.
Le chiediamo quindi nuovamente un incontro in cui sia possibile avviare un confronto costruttivo.
In altri Comuni della Lombardia la collaborazione tra amministrazione, famiglie rom e sinti e associazioni ha dato luogo a esperienze positive di convivenza e di risoluzione efficace e concreta dei problemi. Sarebbe vantaggioso per tutti se anche questa Amministrazione decidesse di percorrere questa strada.
Distinti saluti.
Le associazioni destinatarie della lettera del Sindaco.
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