Trapianti: Varese ha allargato la platea dei donatori

Due anni fa, il primo trapianto in Europa da paziente sieropositivo. Un caso che ha fatto scuola. Nel 2018 in tutto il paese sono stati effettuati 3718 interventi

paolo grossi

Un intervento innovativo che ha aperto nuove frontiere per la donazione di organi.

TRAPIANTO DA DONATORE SIEROPOSITIVO
Era il maggio 2017 e l’Ospedale di Circolo di Varese fu il primo centro in Europa ad eseguire un trapianto di rene da donatore positivo all’HIV.

Si trattò di un caso particolare, in deroga alla normativa che, all’epoca, non prevedeva tale possibilità. Fino al febbraio 2018, infatti, le donazioni di organi da pazienti sieropositivi non erano ammesse. 

«Avevo due pazienti, entrambe positive all’HIV, che necessitavano di un rene nuovo. – racconta il prof. Paolo Grossi, Direttore del Dipartimento Trapianti dell’ASST dei Sette Laghi, oltre che della struttura di Malattie infettive dell’Ospedale di Circolo di Varese- Proprio in quei giorni, in qualità di Second opinion infettivologica nazionale del Centro Nazionale Trapianti, mi viene segnalato un potenziale donatore, anche lui sieropositivo. Il discorso con l’allora Ministro della Salute era già stato avviato. Non ho quindi perso tempo e ho chiesto l’autorizzazione a procedere.  E così, due donne costrette alla dialisi hanno potuto tornare ad una vita piena».

Si trattò di un’autorizzazione in deroga ad una normativa che non prevedeva la donazione di organi per chi era affetto da HIV. Normativa che un anno fa ha avuto un aggiornamento importante, ammettendo questo tipo di donazioni.

«Questa possibilità non è solo una buona notizia per i pazienti che, grazie alla disponibilità di questi organi, possono tornare alla vita, ma lo è anche per tutti coloro che sono affetti da HIV: la possibilità di essere donatori di organi è infatti un passo in avanti importantissimo contro lo stigma».

Dopo l’entrata in vigore della nuova legge all’Ospedale di Circolo di Varese sono stati eseguiti con successo altri due trapianti di reni donati da pazienti sieropositivi.

Proprio in questi giorni, il professor Grossi ha pubblicato su Intensive Care Medicine un articolo scientifico sul tema, dal titoloChallenges in solid organ transplantation in people living with HIV”.

DONAZIONI IN ITALIA
L’Italia si conferma un paese molto altruista. In base al report 2018 sulle donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule, presentato al Ministero della Salute dal Centro Nazionale Trapianti, le donazioni di organi sono in aumento mentre si riducono le liste d’attesa dei pazienti in attesa. Lo scorso anno, in Italia si sono avuti 1.680 donatori (tra deceduti e viventi) una media in netto aumento rispetto agli ultimi 5 anni anche se in leggera flessione rispetto al 2017 ( –  83) .

Rimane, però, ancora contrario al prelievo di organi un paziente su tre.

SOPRATTUTTO TRAPIANTI DI RENE
L’anno scorso sono stati eseguiti 3.718 trapianti, di cui 3.407 da donatore deceduto e 311 da vivente.

Ci sono stati 2.117 trapianti di rene (di cui 287 da vivente), 1.245 trapianti di fegato (86 da vivente), 233 trapianti di cuore, 143 di polmone e 41 di pancreas.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Febbraio 2019
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