In provincia, oltre la metà dei ragazzini gioca d’azzardo

Il dato preoccupante emerge da uno studio realizzato dall'associazione And con il CHUV-Centre du jeu excessif di Losanna. Nell'indagine coinvolti giovanissimi tra i 14 e i 19 anni

gratta e vinci

Sempre più giovani ed eccessivi. La fotografia dei giovanissimi giocatori d’azzardo in provincia di Varese emerge dallo  studio condotto nel 2018 da AND-Azzardo e Nuove Dipendenze in collaborazione con il CHUV-Centre du jeu excessif di Losanna. Una fotografia mirata alla fascia di popolazione 14-19 anni del Varesotto.

GIOCATORI GIOVANISSIMI
I dati che emergono sono preoccupanti: in questa fascia di età risulta che ha già giocato d’azzardo il 50,4% dei ragazzi e di questi lo ha fatto prima dei 18 anni (cioè da minorenni) l’89,8%. Di questi, circa il 53% di loro ha cominciato insieme a familiari adulti (ben il 30% con i genitori).

Manifesta gioco problematico il 9,2% del campione ed è a rischio il 17,5%. Il 40% usa per giocare i soldi dati dai genitori, il 20% soldi destinati ad altro (pranzo, uscite, ricariche…), il 10% li prende in casa senza chiederli.

I giochi d’azzardo vengono praticati soprattutto in luoghi “fisici” (bar e tabaccherie): quelli più gettonati sono Gratta e Vinci e scommesse sportive (30% ciascuno). Alle slot gioca il 10% dei ragazzi.
Il gioco d’azzardo online (via pc, app, smartphone) a sorpresa è risultato essere meno diffuso tra gli adolescenti di quello disponibile nei loro luoghi di vita (bar e tabacchi in particolare). Le scommesse sportive online (che tra i giochi d’azzardo online è quello più praticato da questa fascia di età) rappresentano un terzo di tutti i giochi praticati online e sono il 10% delle preferenze totali.

DATI PREOCCUPANTI
«Questi dati sono preoccupanti, considerando il divieto assoluto per gli under 18 di giocare d’azzardo: parrebbe proprio che i divieti siano poco efficaci e che quindi anche nel gioco legale vi sia una fetta importante di illegalità che non riesce ad essere arginata dalle attuali norme»  commenta la dr.ssa Daniela Capitanucci, portavoce di AND e Responsabile Scientifico dell’Associazione.

Sabato 25 maggio, in Piazza del Podestà a Varese un gruppo di alunni della Scuola Secondaria “De Amicis” di Castronno ha animato un “flash mob” di sensibilizzazione contro il gioco d’azzardo. Canti e slogan ideati durante un percorso formativo realizzato con la prof.ssa Elena Invernizzi, supportata dalla dr.ssa Angela Biganzoli, psicologa dell’Associazione AND-Azzardo e Nuove Dipendenze. Oltre agli slogan gli studenti hanno composto una canzone originale che presto diventerà un video e verrà diffuso tramite i social per far diventare virale il messaggio che l’azzardo è una menzogna.

GIOCATORI ADULTI
Anche il comportamento degli adulti è importante. Un altro studio, condotto sempre nel 2018  dallo stesso team di ricercatori, ha riscontrato che ben il 77,3% della popolazione maggiorenne ha giocato d’azzardo almeno una volta nella vita. Una persona su quattro ha giocato alle Slot Machine e ha fatto Scommesse Sportive e una persona su dieci ha giocato a Poker Online. Tra i giochi che risultano essere praticati con maggiore costanza ci sono i Gratta e Vinci (una persona su dieci) e le scommesse sportive (una persona su venti). Gli uomini giocano più delle donne, come pure i più giovani giocano più degli over 40. Presentano comportamenti di gioco d’azzardo problematico maggiormente gli uomini (9,5%) a fronte del 5,3% rilevato nel campione femminile; e i giovani (2,8%) più degli over 40 (1,7%).

MEZZO MILIARDO DI EURO INVESTITO NEL GIOCO
Anche i dati dell’Agenzia Dogane e Monopoli confermano che ogni anno, per inseguire la fortuna, i cittadini della provincia di Varese “investono” più di un miliardo e mezzo di euro. L’andamento del consumo mostra una tendenza elevata ma stazionaria nel settore del gioco d’azzardo fisico (cioè, quello che è possibile praticare negli oltre 1.000 esercizi pubblici, tra bar, tabaccherie, sale giochi, locali VLT, Bingo, ecc.) che assorbe quasi un miliardo e duecentomila euro. Ma in provincia il gioco d’azzardo online è cresciuto in due anni di ben il 57%, arrivando a sfondare la cifra di 373mila euro nel 2018. Le tipologie di giochi d’azzardo in cui è stato speso più denaro sono state gli apparecchi elettronici (cioè, VLT e le Slot Machine) che costituiscono circa il 68% della raccolta da gioco d’azzardo fisico nella nostra provincia, seguita dalla spesa per giochi d’azzardo online (che è di circa la metà).

COME MODIFICARE LA SITUAZIONE
«Incidendo sui modelli adulti –  afferma Capitanucci – : un adulto che gioca d’azzardo davanti a un giovane, oppure che è tollerante verso la diffusione dell’azzardo a bassa soglia, fornisce un modello per il minore che normalizzerà questo comportamento, con la conseguenza scontata che probabilmente un domani che il ragazzo ne avrà l’occasione comincerà a farlo senza porsi tante domande. L’azzardo, intessuto nella quotidianità, passerà come un ‘valore’ culturale sostitutivo di impegno, risparmio, competenze…».

ANCHE GLI ANIMALI TRA I “DANNI COLLATERALI DELLE SCOMMESSE”
Durante il flash mob, i ragazzi hanno sfilato per le vie del centro facendosi portavoce di numerosi slogan; tra questi, alcuni di taglio molto innovativo e crudo: puntavano infatti il dito sulla sofferenza degli animali (in particolare, cani e cavalli) che vengono sfruttati legalmente e indotti a sofferenze enormi per le corse e le scommesse. Un danno collaterale di questo business, spesso ignorato, che la sensibilità di questi giovani cittadini ha invece ben colto, facendo sfilare anche alcuni levrieri salvati dal mondo delle corse attraverso l’Associazione GACI, con messaggi che puntano dritto al cuore: “Sfruttato per le corse e le tue scommesse; adottato per amore”, “Per le scommesse mi hanno sfruttato, GACI mi ha salvato”, “Tu scommetti? Loro soffrono”, “Tu scommetti, loro muoiono. È legale uccidermi se non rendo più soldi”. Anche Nebbia, un bel cagnolone di razza bovara che fortunatamente non ha vissuto maltrattamenti legati al mondo delle corse e delle scommesse, ha comunque voluto lanciare a modo suo un messaggio per proteggere i suoi simili e gli umani giocando sul suo nome: “Il gioco d’azzardo ti annebbia il cervello!”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Maggio 2019
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