Daniele Pozzi, eseguita l’autopsia

Primi risultati fra un mese per risalire alle cause della morte del varesino avvenuta lunedì scorso

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La gara e le medaglie, poi quella morte che ha scioccato l’intera comunità di sportivi dediti al culturismo.

Le cause della morte di Daniele Pozzi, bodybuilder varesino di 23 anni trovato morto in una stanza d’albergo di Padova dalla fidanzata sono al centro dell’autopsia avvenuta alla medicina legale del capoluogo veneto nella giornata di ieri, giovedì 26 settembre.

A ordinare l’esame autoptico, affidato al medico legale Antonello Cirnelli, il pubblico ministero Cristina Gava: c’è da capire con precisione cosa abbia provocato quel fatale arresto cardiaco.

Le risultanze degli esami sui tessuti nel corpo dello sportivo serviranno a indagare sull’effettiva causa di morte seguita alla gara disputata lo scorso fine settimana e valsa al culturista varesino quattro medaglie.

Secondo quanto riporta il Corriere Veneto nell’edizione padovana, nella stanza d’albergo sono stati trovati alcuni farmaci, ma nulla di illecito.

Il medico legale ha 90 giorni per depositare la perizia.

«Per il momento la famiglia non ha nominato un consulente, attendiamo di vedere l’esito dell’esame autoptico – ha specificato il legale varesino Gianluca Franchi – Siamo a totale disposizione per collaborare con la Procura. Sono in corso indagini per capire di preciso i dettagli dell’accaduto. Nella camera d’albergo non ci risulta siano stati eseguiti sequestri di farmaci o di altre sostanze».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Settembre 2019
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