Fedre aiuta i vicini di Castelseprio: “Vorrei non pagassero più per entrare al monastero”
Il sindaco di Gornate Olona proverà a farsi portavoce con il Fai per allargare gli ingressi gratuiti anche alla vicina Castelseprio

I cittadini di Castelseprio potrebbero non dover più pagare per entrare al monastero di Torba. Pur appartenendo al medesimo sito Unesco – il Parco archeologico di Castelseprio e Torba, che comprende i resti del castrum e il monastero – al momento, se i cittadini di Gornate si recano a Castelseprio non trovano alcun biglietto d’ingresso da pagare; al contrario, i residenti a Castelseprio sono costretti a tirare fuori il portafoglio.
Una distinzione che non aggrada il sindaco gornatese, Paolino Fedre: “Mi sono rivolto a Simona Gasparini, responsabile della gestione operativa al monastero, per chiedere di interrompere queste differenziazioni. Penso ai miei cittadini, certo, ma anche ai nostri ‘vicini di casa’, che arrivano a Torba: possibile venga chiesta una quota a qualcuno che magari sta passeggiando e decide di fermarsi al monastero? Soprattutto pensando al futuro, a quando il sentiero che collega i due siti verrà reso nuovamente agibile e sarà più facile spostarsi da un luogo all’altro. Non sono affatto d’accordo che resti questa differenza di trattamento; speriamo la mia richiesta venga soddisfatta: la responsabile si è mossa per ricevere le necessarie autorizzazioni del Fai».
In un momento in cui si sta cercando di rendere la popolazione del luogo più consapevole delle ricchezze artistiche presenti sul territorio -ad esempio con la serata al monastero con ingresso riservato ai gornatesi – l’eliminazione della quota d’ingresso potrebbe incentivare le visite all’antico complesso, conosciuto ed apprezzato da turisti che giungono da lontano per visitarlo, ma in tanti casi uno sconosciuto per chi vi abita a due passi.
Inutile dire come questa premura trovi d’accordo il sindaco del paese confinante, Silvano Martelozzo: “E’ giusto che non ci siano distinzioni fra i nostri cittadini. Inoltre – aggiunge con un sorriso il Primo cittadino di Castelseprio – siamo davvero in pochi in paese, non credo affatto che rinunciare ai nostri ticket danneggi le finanze del luogo. A parte gli scherzi, il sito è unico ed è giusto ci sia uniformità. Inoltre il confine fra i nostri comuni si trova proprio a metà del cortile, una parte della chiesetta del complesso appartiene al territorio di Castelseprio: sono stato infatti coinvolto quando tempo fa è sorta la necessità di fare alcuni lavori di manutenzione al tetto dell’edificio. Anche per questa ragione è necessario ripensare alle regole di ingresso al Parco archeologico per i miei concittadini”.
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