“Il sindaco non risponde alle richieste del Difensore civico”
Il capogruppo di Viva Gavirate, all'opposizione, torna a parlare dei metodi di accesso agli atti e richiama il primo cittadino al rispetto delle norme
Anno nuovo, disputa vecchia. La questione degli orari di accesso agli atti per i consiglieri comunali a Gavirate si ripropone nella dialettica politica.
Il capogruppo di Viva Gavirate Selvino Beccari torna a chiedere un maggior rispetto dell’operato di controllo e
confronto di chi deve svolgere il ruolo di oppositore.
Nonostante il parere del Difensore civico regionale, per Beccari non ci sono state innovazioni nei modi di accesso agli atti mentre il sindaco Alberio non ha ancora replicato alla richiesta di chiarimenti dello stesso difensore:
« In totale spregio dell’ Autorità costituita dal Difensore Civico Regionale, ad oggi la Giunta della Sindaca Alberio non ha provveduto a riscontrare la richiesta di motivazioni in riferimento al provvedimento, in particolare la decisione della dottoressa Alberio, che era stata ritenuto di ostacolo all’ esercizio delle prerogative dei consiglieri comunali in materia di accesso agli atti.
Il Difensore Civico aveva richiesto fin dal 22 novembre 2019 chiarimenti, ma ad oggi invano e così ha dovuto sollecitare un riscontro.
La Giunta Alberio evidentemente reputa di essere libera dalle leggi del nostro ordinamento potendo contare sulla maggioranza del consiglio comunale e questo fa ritenere di poter operare nel totale disprezzo dei principi di democrazia del nostro ordinamento.
Gavirate non gode dell’ extraterritorialità anche se la maggioranza del Consiglio Comunale ha fino ad oggi garantito la continuità nella gestione autoritaria ed accentratrice del potere comunale.
La impugnata decisione del Sindaco, limitativa delle prerogative dei consiglieri, era apparsa fin da subito in contrasto con precedenti decisioni in materia.
Non curante di questo la Giunta Alberio ha proseguito imperterrita.
Non curante del giudizio del difensore Civico ha taciuto indifferente sino al punto di ignorarne la richiesta di chiarimenti da parte dell’ Autorità.Il lago di Gavirate non lambisce un territorio governato da barbari che godendo della maggioranza nel consiglio degli eletti possa ritenersi liberato dal rispetto delle leggi del nostro ordinamento.
Prima si capirà e meglio sarà per l’ intera collettività perché pessimo è l’ esempio che dà di se l’ attuale amministrazione».
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