Carter, l’americano giramondo alla scoperta di Varese

Prime parole ufficiali del nuovo giocatore dell'Openjobmetis. «Amo difendere forte, ma mi piace anche fare canestro. Qui mi hanno subito chiesto di attaccare il ferro»

Justin Carter

Giramondo un po’ per vocazione e un po’ per gli sghiribizzi del mercato (planetario) del basket, Justin Carter ha scoperto l’Italia dei canestri a trent’anni suonati, si è trovato bene (a Sassari) e quando ne ha avuto l’occasione è tornato nel campionato tricolore, accettando la chiamata della Openjobmetis rimasta senza ala titolare dopo le “dimissioni” avanzate da L.J. Peak, partito in direzione Romania.

Carter, classe 1987 da Gaithersburg, nel Maryland, lavora con i nuovi compagni da una settimana e prima dell’allenamento di oggi – lunedì 10 febbraio – ha parlato per la prima volta in via ufficiale da giocatore biancorosso. Seduto tra il gm Andrea Conti e il ds Mario Oioli, non ha dubbi sull’obiettivo finale che deve avere la sua nuova squadra: i playoff. Ma per arrivarci, sarà necessario fare bene fin dalla ripresa del campionato, quando Varese dovrà affrontare una serie di avversarie d’altissima classifica.

«Il fatto che per tanto tempo non abbiamo partite ufficiali è per me un’opportunità, perché ho tre settimane per integrarmi nel gruppo e nel sistema di gioco della squadra. Ciò, qui, è fondamentale, per via della necessità di capire nei dettagli come passare la palla e come muoversi in campo. Quando tornerà il campionato, avremo subito impegni difficili con le squadre più forti: sarà un bel banco di prova. Anche per questo, l’allenatore (Attilio Caja ndr) ha spiegato subito quali sono le richieste da parte sua nell’inserirmi in squadra. L’obiettivo è quello di arrivare tra le prime otto».

 

«Quando Peak ci ha comunicato di voler lasciare Varese, e per noi è stato un fulmine a ciel sereno, abbiamo cercato un giocatore con carisma, esperienza e leadership – ha sottolineato Conti – e le referenze avute su Justin andavano tutte in questa direzione. Sia quelle arrivate da Sassari (l’ala ha giocato in Sardegna l’anno scorso ndr), sia quelle chieste altrove. Confidiamo in lui: ci attendono due mesi molto densi nel quale potrà darci una mano».

Carter, prima “sudata” in maglia biancorossa

Il diretto interessato, intanto, prova a raccontarsi dal punto di vista tecnico. «Sono portato ad adattarmi al gioco della squadra: non sono un difensore puro o un realizzatore di ruolo, posso però fare diverse cose e dal punto di vista dell’apprendimento penso di poter portare in campo diverse qualità» spiega Carter a chi gli cita una frase del suo ex coach, Gianmarco Pozzecco, che ne ha parlato come di un atleta capace di “imparare alla svelta” quello che gli viene chiesto.

Ma il Carter giocatore cosa ama di più del proprio gioco? «Il lato di campo in cui mi trovo meglio è quello difensivo, dove amo lavorare duro. Poi come tutti, mi piace fare canestro e aiutare la squadra a livello realizzativo. In questo senso però devo migliorare nelle percentuali del tiro da tre, anche per sfruttare i tiri aperti che mi si presenteranno. Qui una delle prime cose che mi sono state chieste è di attaccare il canestro, una situazione che mi piace anche per avere a disposizione tanti tentativi in lunetta. Per quello che ho visto, anche altri compagni come Josh (Mayo) o Jason (Carter) possono creare questo tipo di azioni: io proverò a mettere l’energia necessaria per arrivare al ferro più spesso possibile».

E, così, rendere al meglio nel suo ennesimo cambio di casacca dopo una carriera che, dopo il college negli USA, lo ha portato a giocare per 14 società di 10 diverse nazioni e 3 continenti. «Sono un giramondo, in parte per scelta e in parte per le dinamiche del basket di oggi. Come giocatore però ho sempre avuto voglia di scoprire quale tipo di gioco si trova in altri paesi e in altri campionati. Bello vedere il basket in tante situazioni differenti. In Italia sono arrivato solo lo scorso anno a Sassari, però mi è piaciuta e quando è arrivata la telefonata da Varese, ho detto sì».

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Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 10 Febbraio 2020
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