L’ospedale potenzia i suoi poliambulatori periferici

In primavera aprirà il PRESST di Arcisate e poi seguiranno quelli di Angera-Sesto, Gavirate e Malnate. Più servizi e assistenza sul territorio per alleggerire il Circolo

asl arcisate

Potenziare i territori, ampliando i servizi, gli orari e le cure. L’Asst Sette Laghi ha avviato lo studio della richiesta di cura della Comunità del Piambello dove si aprirà, nella prossima primavera, il primo dei 4 PRESST aziendali. Più che un luogo fisico, sarà una modalità di lavoro in rete per dare risposte il più possibile vicino all’utenza.

« Abbiamo fatto una prima riunione con ATS Insubria – spiega il direttore socio sanitario Ivan Mazzoleni – per capire il bisogno di cura della popolazione. In base ai flussi di domanda, creeremo l’offerta tarata».

Con la prossima chiusura dell’ospedale di Cuasso, l’azienda sta calibrando la sua missione nel territorio: le risorse risparmiate con l’ospedale saranno reinvestite per potenziare, per esempio, le specialità ambulatoriali: « Stiamo valutando le esigenze maggiori e così studiamo pacchetti di prestazioni per permettere all’utente di svolgere i suoi esami nella medesima giornata».

PIU’ OFFERTA E PERCORSI OTTIMIZZATI
L’offerta, nata dal sistema di gestione dei pazienti cronici attraverso i PAI ( pianI di assistenza individualI), diventerà un modello operativo trasversale: « Stiamo creando questi percorsi anche con il contributo dei “medici gestori” e puntiamo ad allargare la platea di quanti aderiscono al piano di assistenza dei cronici. Per rispondere alle richieste, però, dobbiamo anche implementare le specialità offerte: iniziamo dalla cardiologia, che attualmente non c’è in quest’area, poi dalla diabetologia, mantenendo i servizi di pneumologia che proseguirà anche con la telemedicina. E poi oculistica e dermatologia». Oltre agli specialisti, verrà aumentata anche la diagnostica così da rendere la rete autosufficiente.

COLLEGAMENTO OSPEDALE E TERRITORIO
« Il modello è aziendale – spiega ancora il direttore socio sanitario – e prevede uno scambio continuo tra ospedali e PRESST periferici . Stiamo studiando modalità di gestione condivisa di tutti i pazienti dell’Asst».

AMBULATORI INFERMIERISTICI
Ai servizi sanitari, si affiancheranno anche altre offerte di tipo prettamente infermieristico dove il personale lavora in autonomia svolgendo compiti di educazione terapeutica o attività di assistenza con l’ambulatorio delle lesioni difficili: « In questo modo alleggeriamo la pressione che si riversa sull’ospedale di Varese, ambulatori e pronto soccorso».

COINVOLGIMENTO DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE
Tra le ipotesi al vaglio anche il coinvolgimento dei medici di medicina generale e quelli del servizio di continuità assistenziale che potrebbero diventare un vero punto di assistenza 7 giorni su 7 evitando di ricorrere al pronto soccorso più vicino.

POTENZIAMENTO TERRITORIALE DEI PERCORSI NASCITA
Tra le offerte anche il percorso nascita con il consultorio potenziato per seguire le gravidanza fisiologiche: « Anche in questo caso – sottolinea il dottor Mazzoleni – si tratta di costruire di un modello periferico che abbia un legame stretto con l’ospedale Del Ponte. Un lavoro di rete che fa della condivisione di protocolli e modelli operativi il cuore dell’offerta».

RISORSE AGGIUNTIVE
L’ospedale che si apre sul territorio moltiplicando l’assistenza: « È un modello previsto dalla Riforma della sanità e che andrà realizzato anche con risorse aggiuntive. Stiamo aspettando di conoscere esattamente il budget a disposizione per poter realizzare il potenziamento delle sedi periferiche».

GLI ALTRI PRESST AZIENDALI
Dopo Arcisate, che potrà aprire in primavera, si proseguirà con l’istituzione di un PRESST a Sesto Calende e Angera puntando sulle due attuali sedi aziendali, poi si proseguirà con Gavirate dove il Sindaco Alberio da tempo ha offerto la sede dell’ex pretura: l’azienda la riceverà in comodato d’uso gratuito e la ristrutturerà per realizzare una sede più ampia rispetto a quella attuale, destinata a ospitare più servizi.
L’ultimo PRESST verrà attivato a Malnate nello stabile che già ospita consultorio e punto prelievi. Anche in questo caso, il Comune darà la palazzina in comodato d’uso gratuito all’Asst che vi trasferirà servizi e ambulatori.

SPORTELLI PER ACCOGLIENZA E ORIENTAMENTO
Tra i servizi presenti in tutti i Presst anche i servizi di accoglienza e orientamento sui servizi sanitari e socio sanitari che permetteranno agli utenti di ricevere informazioni non solo sull’assistenza sanitaria ma anche su tutte le attività socio assistenziali e sociali come la protesica o l’attivazione dell’assistenza domiciliare integrata o il ricovero in strutture residenziali.
« Dopo la prima riunione informativa con ATS Insubria – spiega il dottor Mazzoleni – ci ritroveremo il 12 marzo con il progetto attuativo. Il Presst ad Arcisate rimarrà diviso sulle due attuali sedi che sono in via Campo Maggiore e al consultorio dell’ex Villa Fumagalli».

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 18 Febbraio 2020
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  1. Avatar
    Scritto da Gian Battista

    Il Presst ad Arcisate segna finalmente , si spera , il ritorno sul nostro territorio di tutti gli ambulatori migrati a Varese.
    Se Cuasso è una risorsa, perchè privarsene?
    Cuasso è un ospedale riabilitativo, ridotto al lumicino da una miriade di errori politici e da una gestione a dir poco inefficiente. Nonostante questa sua sofferenza, l’ospedale chiude i suoi “bilanci” in pareggio.
    ASST Settelaghi e prima ancora l’Azienda Ospedaliera Fondazione Macchi, hanno sempre considerato Cuasso come una risorsa dalla quale attingere ogni forma di ricchezza, intellettuale e materiale fino a ridurlo nelle condizioni attuali.
    Quello che non è comprensibile è come, a fronte di ingenti finanziamenti pubblici a partire dal 2005 e fino agli scorsi anni, non si siano mai raggiunti gli obbiettivi richiamati nei vari bandi apparsi su ogni mezzo mediatico. Ma qualcuno dovrà dirci come mai non si sono mai completati i lavori !
    Se Cuasso è una risorsa e lo è, perché privarsene?
    Comitato per la salvaguardia di Cuasso

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