Ripartono i cantieri, riprende lo sport
Cantieri in ripartenza alle stazioni, per le asfaltature, in via Giordani e al multipiano Sempione. A Calcinate orrigoni si riprende a sistemare il campo di calcio
Varese riparte dopo le chiusure legate alla pandemia: e l’effetto più visibile sono le attività ricominciate sui grandi cantieri della città.
Per quanto riguarda i lavori pubblici sono ripresi infatti gli interventi per il piano stazioni, al campo di calcio di Calcinate degli Orrigoni e, a partire da martedì 5 anche al campo da rugby di Giubiano.
Al cantiere Stazioni è cominciata questa mattina la demolizione dell’ultimo edificio ancora presente nell’ex area del dopolavoro ferroviario. Prossimi passi saranno l’abbattimento della struttura che ospitava la Polizia Locale in piazzale Trieste e le asfaltature del tratto di fronte alla sede della Confartigianato.
Prosegue inoltre il piano asfaltature, le attività di Varese Cambia Luce con la posa dei nuovi lampioni, e quelle sul ponte di via Giordani, che sono già riprese da qualche giorno: qui gli operai, sono al lavoro per realizzare i micropali e le opere preparatorie alla nuova struttura.
Per il multipiano Sempione, invece, sono stati riassegnati i lavori alla ditta responsabile della costruzione: è avvenuto nel corso di una riunione tenutasi nella mattina di lunedì.
Per il Piano asfaltature i tecnici comunali saranno attivi da martedì 5 in via Bregazzana, mentre le prossime tappe sono previste in via Piermarini e in viale Ippodromo.
RIPARTE L’ATTIVITÀ SPORTIVA
Con la ripartenza dell’attività sportiva anche il campo di Calcinate degli Orrigoni torna protagonista, assieme ai parchi pubblici: qui sono ricominciati i lavori al campo di calcio e ha riaperto oggi il Campo di atletica; l’accesso, però, è riservato, come da indicazioni del Governo, ai soli atleti di rilevanza nazionale e riconosciuti dalla Federazione Italiana Atletica Leggera. Da martedì riprendono i lavori al campo da rugby di Giubiano.
Per tutti gli altri cittadini sono invece aperti i parchi e i giardini pubblici, con la possibilità, sempre legata alla così detta “fase 2”, di fare attività sportiva anche lontano dalla propria abitazione e senza mascherina, purché, ovviamente, nel rispetto delle distanze interpersonali.
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